IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - A Riscone il tempo delle passeggiate è finito. Per tutti. Innanzitutto per i calciatori che ieri in mezzo ai boschi hanno corso dieci chilometri a testa, poi nel pomeriggio si sono incollati i soliti venti chili, in mezzo un po di pallone, qualche movimento e tanti passaggi di prima.
Non qui perché Totti non ha controbattuto ufficialmente a Sabatini e non ha intenzione di farlo. Lui ha parlato per la Roma, lo fa da ventuno stagioni. Sabatini ha fatto la stessa cosa, anche se lo fa da un anno soltanto. Non ci sono fratture, ma idee diverse. Idee diverse della stessa idea: la Roma. I tifosi ecco, loro sì che sono la Roma e basta possono fare una riflessione: da una parte cè il giocatore più forte della nostra storia, il Capitano, un ragazzo prima e poi un uomo che alla Roma ha dato tutto e che dalla Roma ha avuto tanto, che ha scelto di coronare i sogni di tutti noi: alla Roma per sempre, e che si spende, anche a parole, ancora per la stessa cosa. Manco sui Baci Perugina trovi storielle simili. Dallaltra parte cè il Perugino (per indicare il pittore, non solo la zona di provenienza) che non ha minimamente timore di dichiarare la sua idea e che ieri ha ribadito che per la Roma cè un progetto serio, un lavoro sano avviato, unidea. Non può essere unidea perdente. Non può volerlo Sabatini che è un rapace, che è vorace già solo nella faccia. Un Capitano, il più forte di tutti, e un Direttore Sportivo più cazzuto di tutti. Non è una iattura, ma una benedizione. Il tempo delle passeggiate è finito. Lultimo giro che Zeman ha fatto fare nei boschi ai suoi ragazzi è quello in cui devono dare tutto e più di tutto. Lo chiama il giro del carattere. Totti e Sabatini lo hanno fatto alla Zeman.