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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Un lapsus diventa una gaffe. E lomosessualità viene scambiata con lomofobia. Tutto nasce da una domanda, la classica per stimolare Totti a fornire una risposta pepata contro la rivale di sempre, la Lazio e in questo caso Zarate. E invece le parole del capitano si trasformano in un boomerang, e i tifosi biancocelesti le fanno diventare un tormentone, quasi un cult.
Ecco il fatto: a Totti viene chiesto un commento sul battibecco via web andato in scena qualche settimana fa tra Zarate e un tifoso della Roma, che prendeva in giro lattaccante argentino, insultandolo in questo modo: «Sei una pippa, vattene da Roma», il testuale. Maurito rispondeva a tono al sostenitore giallorosso dandogli subito del gay, alla luce soprattutto di una foto che accompagnava quelle parole pubblicate dal tifoso della Roma su twitter. «Con quellimmagine, è ovvio che tu sia un gay», la replica di Zarate. E limmagine in questione era proprio quella del capitano della Roma, coinvolto senza motivo. Qualche settimana dopo arriva da Riscone di Brunico la risposta di Totti che, come detto, diventa una gaffe. Francesco non capisce bene la domanda, non sente che il nome in questione è Zarate. «Io ho rispetto per lomofobia», sussurra Francesco. Il gelo. Come omofobia? Elena Turra, addetto stampa della Roma seduta al suo fianco, arrossisce, cerca di correggerlo. «Sì, ho detto che ho rispetto... ma scusate la domanda non era su ciò che aveva detto Cassano allEuropeo? Volevo solo dire che non ero daccordo con lui, io rispetto quelle persone, per me sono persone normali...».
Quelle persone sono gli omosessuali. Ma che aveva detto Cassano? Interpellato sullargomento, il fantasista barese disse durante lEuropeo: «Sono froci? Problemi loro». Ma caro Francesco, la domanda era su Zarate. «Chi, Sara?», ribatte il capitano in conferenza stampa. E giù risate, il gelo è sparito. «Zarate, non Sara», la precisazione dellinterlocutore e di tutti. Ed ecco che si torna allesigenza originaria, la domanda sulla Lazio e la famosa risposta pepata: «Ah, Zarate. No, io nemmeno lo conosco».