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LA REPUBBLICA (G. CARDONE-M. PINCI) - Il tormentone è finito: Mattia Destro dice sì alla Roma. «Sono felicissimo, finalmente », le sue prime parole da giallorosso. Ai dirigenti romanisti ha aggiunto: «Non vedo lora di lavorare con Zeman».
La svolta nella notte tra lunedì e martedì: una telefonata tra Roma e Milano, durata fino alle 4 del mattino, per sciogliere i dubbi intorno allaffare dellestate. Definito nei dettagli ieri pomeriggio tra Walter Sabatini e gli agenti Renzo Contratto e Claudio Vigorelli, al Visconti Palace di Milano, limando bonus e durata del contratto del giocatore, che per i prossimi 5 anni percepirà un ingaggio a partire da 1,6 milioni annui più premi. Per le firme e la ratifica degli accordi bisognerà aspettare ancora un paio di giorni. Ma Destro è della Roma e anche Totti già applaude allaffare: «Il suo arrivo gioverà tanto alla squadra». Formalmente il Genoa riscatterà il giocatore per poi venderlo ai giallorossi in cambio delle comproprietà di Piscitella e Verre (poi in prestito al Siena), ma soprattutto soldi: si parla di 9 milioni subito e 3 al riscatto una formalità tra un anno. Non troppi, se servono a soddisfare lidea di «costruire lattacco più giovane e più forte della Serie A». E a disinnescare i tentativi estremi delle ultimissime ore di Juventus e Inter: una beffa per i nerazzurri, che l'hanno cresciuto dai 14 ai 19 anni. Entrambe, ora, dovranno lavorare allalternativa per completare lattacco. Collaborando (...)