CORSPORT (S. DI SEGNI) - Sa di non essere un uomo sereno, Walter Sabatini. Lo ha ammesso più volte, cha scherzato su. Faceva sul serio, però, quando si è confessato a Zdenek Zeman: «Sdengo, sono un po preoccupato per la difesa...» . E il boemo, per tranquillizzarlo, gli ha promesso un altro genere di palpitazioni: «Non ti preoccupare, noi andremo allattacco» . Beato chi ha assistito alla scena. Forse è in quel momento che il direttore sportivo ha capito quanto «feroci e avanguardistiche» siano ancora le idee dellallenatore. Se la Roma resta prudente rispetto agli obiettivi di classifica, la volontà di trasformarsi in una macchina da gol non viene celata: «I nostri pregiatissimi attaccanti possono fare settanta reti» . Fosse la volta buona che, per dirla sempre con il ds, questa squadra riesca ad esprimere un calcio arrogante? Zeman può ribaltare il dubbio, purchè i giocatori lo
di un gruppetto di «fantastici» : uno dei volti da esportare nel mondo, insieme alle maglie. Ma questo è un altro discorso. Prima dovrà superare altre prove, in allenamento e in partita: nel rigore di Zeman deve trovare il territorio per spargere il suo talento. Vale lo stesso per Bojan e per Borini: i tre ragazzi con Luis Enrique hanno messo insieme venti gol al loro primo anno in serie A. Le settanta reti auspicate da Sabatini in fondo non sono unutopia, se i giovani dovessero recepire gli schemi ed affezionarsi al giochino. Nel frattempo, la Roma spera che anche Nico Lopez possa iniziare a familiarizzare con le lezioni...
e che solo Zeman a questo punto può aiutarlo a spezzare. Magari la Roma adesso è pronta a perdonargli anche qualche marachella, purchè la butti dentro: Sabatini giura che non ci sarà bisogno di sacrificarlo, se il parco attaccanti dovesse arricchirsi. Certe parole sono importanti, anche se il mercato spesso obbliga a mentire: ma la sensazione è che il club davvero non voglia privarsi della sua punta.