CORSPORT (R. MAIDA) - E una promessa solenne, perché viene da un palco e perché sotto a quel palco, mentre cominciava a piovere di brutto, cera il popolo della Roma. «Baldini facci sognare, le chiacchiere stanno a zero» urlava uno dei 400 tifosi che hanno partecipato alla festa di presentazione della squadra, nella
SALUTI - Queste parole suonano ancora più importanti nel giorno in cui è diventato sicuro (al novantanove per cento) che Fabio Borini andrà al Liverpool. E’ stato proprio Baldini a occuparsi della trattativa, attraverso i suoi contatti inglesi, raggiungendo un accordo di massima via telefono con Brendan Rodgers, uno degli allenatori a cui aveva pensato per la successione a Luis Enrique: alla Roma andranno probabilmente 13,5 milioni di euro più i soliti bonus legati ai risultati della squadra. Adesso tocca a De Marchi, il procuratore di Borini, trovare un’intesa contrattuale con il Liverpool. Ma non dovrebbero esserci problemi perché il giocatore è entusiasta di tornare in Premier League dopo un anno di soddisfazioni in serie A. Grazie ai dieci gol tra campionato e Coppa Italia segnati nella Roma, Borini ha conquistato la Nazionale e la convocazione all’Europeo. (...)
LA TRAMA - L’operazione a conti fatti è interessante anche per la Roma, che ha pagato in un anno circa 9 milioni al Parma tra prestito, comproprietà e riscatto. E che oggi piazza un’ottima plusvalenza in un mercato ancora tutto da scoprire. E’ evidente che, quando Sabatini ha messo nella busta con il Parma una cifra superiore ai 5 milioni, già sapeva di non giocare d’azzardo: l’investimento si sarebbe rivelato molto redditizio nel giro di pochi giorni.
INCROCI - Borini, che è ancora in vacanza, sarà presto in Inghilterra per firmare il contratto. Curiosamente potrebbe debuttare nel Liverpool proprio contro la Roma, nell’amichevole di Boston del 25 luglio. Magari in compagnia di Alberto Aquilani, un altro ex romanista che è tornato ad Anfield dopo il prestito al Milan.
STRATEGIA - Cosa significa perdere Borini? E’ una mossa che ha una valenza tecnica e anche economica. Zeman non stravedeva per lui, l’occasione era importante, e così la Roma ha deciso di vendere. Ma questo non comporta nelle idee dei dirigenti alcun ridimensionamento: i soldi incassati saranno reinvestiti su un attaccante di primo piano. Destro o simili. (...)
