Il canto del Cicinho: «Io, alcol e droga»

18/06/2012 alle 10:08.

IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - «Ho avuto problemi con l’alcool. Non ho assunto droghe solo per non risultare positivo all’antidoping». Cicinho si sfoga. Dice tutto, senza mezzi termini, senza pensare a salvaguardare la sua immagine. E lo fa ora. Ora che è alla ricerca di una nuova squadra dopo la scadenza del contratto con la Roma che a dire il vero scadrà ufficialmente tra dodici giorni.

Tant’è che quando arrivò a Roma fu accolto come un re. Tanta, tantissima la gente che si recò all’areoporto di Fiumicino per dargli il benvenuto. Tante persone che però alla fine sono rimaste deluse dal rendimento del terzino brasiliano in questi anni passati a Roma. E forse è stato proprio lo scarso rendimento che ha peggiorato la situazione difficile che stava viendo Cicinho. Una situazione che lo ha portato anche a pensare di smettere di giocare: «Ho pensato di lasciare il calcio, stavo a pezzi. Quando la Roma mi ha dato in prestito al San Paolo volevo lasciare tutto ed ho mancato di rispetto al Club che mi ha rivelato al mondo ». A salvare Cicinho è stata Marry de Andrade, la giovane barsiliana che Cicinho ha sposato un mese fa a Roma, che lo ha portato a frequentare la Chiesa Evangelica e a cambiare radicalemente stile di vita. Al punto che ora Cicinho vuole ripartire: «Ora voglio continuare a giocare. Non sarà più nella Roma, ma il mio agente sta vedendo se in Brasile o ancora in Europa, dove io e mia moglie vorremmo continuare. Farò quello che Dio vuole. O continuerò a giocare a calcio o andrò avanti nel mio cammino di evangelizzazione».