IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - È stato uno dei migliori in campo in una partita storica. È stato uno dei migliori in campo nella semifinale di andata della Coppa Libertadores. Una finale che, a Buenos Aires, ha visto il Corinthians pareggiare 1-1 col Boca mettendosì così nella condizione di favorito per la conquista del titolo.
Anche se lui ufficialmente non lo dice e non parla del suo prossimo club. Perché, giustamente, ufficialmente parla solo della grande impresa che lui e i suoi compagni stanno per compiere: «Quello di Buenos Aires è un buon risultato. Sicuramente siamo avvantaggiati ma dobbiamo fare ancora tanto e non vogliamo sbagliare niente. La settimana prossima andremo incontro a una lotta ma saremo a casa nostra e questo conta». Il Pacaembu sarà una bolgia, così come lo è stata la Bombonera un paio di sere fa. Castan non si è fatto impressionare e lui stesso racconta perché: «Per me limportante è giocare e correre col pallone tra i piedi. Poi dove sono, in quale stadio mi trovo e contro quale avversario sono conta relativamente».
Castan, 26 anni da compiere a novembre, contro gli argentini ha disputato una partita praticamente perfetta. Soprattutto nel secondo tempo, quando la pressione del Boca era senza fine visto che la squadra di Falcioni impegnava da morire la difesa del Corinthians che però ha sempre fatto bene il suo lavoro, specialmente con Alessandro e lo stesso Castan, entrambi sempre bravi a leggere lazione avversaria e ad anticiparla senza concedere niente agli avversari. Nulla ha potuto sul vantaggio del Boca (73 Roncaglia), mentre da lontano si è gustato il pareggio dei suoi ad opera di Romarinho, entrato nella ripresa al posto di Danilo: minuto 85, contropiede del Corinthians, Paulinho - altro giocatore che piace molto a Trigoria e che ha disputato unottim partita - scambia con Emerson che serve Romarinho, il quale con un pallonetto morbidissimo supera Orion e pareggia il conto alla Bombonera.
Castan, come detto, pensa ormai solo alla finale di ritorno. Ma i contatti con la Roma ci sono, quasi allordine del giorno, e per lannuncio ufficiale del suo trasferimento si aspetta solo la fine della competizione sudamericana. Lui è pronto a mettersi a disposizione della Roma fin da subito, sulla scia di quanto fatto da Hernanes un paio di anni fa con la Lazio, ma la società giallorossa pare orientata a concedergli qualche giorno di riposo considerando che per lui, tra allenamenti di Zeman e adattamento al calcio italiano e al gioco dellallenatore boemo, si aprirà un periodo tuttaltro che facile.