CORSPORT (R. MAIDA) - Lultima Roma di Luis Enrique salva la faccia e il settimo posto, chiudendo una stagione di stenti con la sedicesima vittoria in campionato in unatmosfera di delusione generalizzata: cera chi falliva lobiettivo europeo e chi diceva arrivederci alla serie A. Per la Roma è un risultato che evidentemente non significa molto per la classifica, né condiziona il giudizio complessivo su unannata disastrosa. Ma almeno è un piccolo
BRIO - E stata proprio la freschezza dei ragazzini dellattacco a cambiare la storia della partita. Lamela ha partecipato con impegno e qualità alla manovra, offrendo al compagno il pallone del pareggio: cross tagliato e colpo di testa in tuffo, settimo assist per Lamela e settimo gol per Bojan. A quel punto è stata una passerella per la Roma. Sempre Lamela, liberato di tacco da Totti dopo un contrasto vinto da Bojan, ha colto in fallo Ravaglia, il sostituto di Antonioli, da fuori area, segnando il 2-1 prima dellintervallo. E a inizio ripresa, dopo una parata di Lobont su Santana, la vittoria è stata messa al sicuro da un colpo di testa di De Rossi, liberato a centro area da un preciso cross di Marquinho.
CHIUSURA - E mentre un pallido sole spuntava su Cesena placando qualche coro di protesta dei tifosi romagnoli trasformandola in festa di addio, il finale è stato di Totti, che ha cercato insistentemente il gol numero 216 in serie A. Ma sei tiri in porta più o meno efficaci non gli sono bastati. Laggancio ad Altafini è rinviato alla prossima stagione. Dallaltra parte Santana, il migliore dei suoi, ha saltato Heinze (fin lì molto attento) con un guizzo infilando in rete il 2-3 che contiene entro margini accettabili anche la sconfitta del Cesena. Per quello che vale, quando tutto va rifatto