CORSPORT (A. GHIACCI) - Applausi e fischi, cori di ringraziamento e urla di protesta. Una festa particolare, a metà, quella andata in scena ieri sera allOlimpico, in occasione dellultima apparizione stagionale della Roma di fronte al proprio pubblico. I tifosi giallorossi hanno provato, per quanto possibile, a trascorrere una serata serena, perché di motivi per festeggiare ce nerano. Ma certo non mancavano quelli per manifestare dissenso. Spazio ai sorrisi, per cominciare.
Una festa particolare, a metà, quella andata in scena ieri sera allOlimpico, in occasione dellultima apparizione stagionale della Roma di fronte al proprio pubblico. I tifosi giallorossi hanno provato, per quanto possibile, a trascorrere una serata serena, perché di motivi per festeggiare ce nerano. Ma certo non mancavano quelli per manifestare dissenso. Spazio ai sorrisi, per cominciare.
Unora prima del fischio dinizio è scesa in campo la Primavera di Alberto de Rossi: gruppo al completo, divisa da gioco e foto sotto la curva Sud con la Coppa Italia di categoria, conquistata lo scorso aprile, in bella mostra. Poi, dopo che Bruno Conti ha accolto i ragazzi che avevano preso parte ai Roma Campus, invitati per loccasione, è arrivato il momento clou, con lomaggio a Giorgio Rossi. Tutto lo stadio ha festeggiato un pezzo di storia romanista, un uomo che dopo 55 stagioni trascorse come massaggiatore ufficiale ha deciso, a quasi 81 anni, di dire basta e andare in pensione. Mezzora di brividi, veri, sentiti. Striscioni, cori, giocatori-simbolo e società mobilitati: labbraccio è stato totale.
EMOZIONI - Rossi è passato sotto la curva Sud, dove campeggiava enorme la scritta Ti rendiamo omaggio, grazie Giorgio. Poi, dopo aver girato il campo a bordo di una macchinetta elettrica, tra gli applausi ha risalito le scalette che portano al centro del campo, accompagnato per mano dal direttore generale Franco Baldini e dallamministratore delegato Claudio Fenucci. La consegna di una targa ricordo, prima che gli occhi di Rossi diventassero lucidi quando Totti, De Rossi e Perrotta gli hanno donato una maglia con il numero 55. Lo stadio ha cominciato a cantare «Giorgio, Giorgio» [ ]
FISCHI - La festa è stata intervallata dai fischi che il pubblico ha riservato alla squadra nel momento dellingresso in campo per il riscaldamento. Ancor di più, la protesta è andata in scena nel momento dellannuncio della formazione giallorossa. Soltanto in due si sono salvati: Totti e De Rossi. Il capitano anzi, è stato applaudito a lungo per lennesimo traguardo raggiunto in una carriera lunga e brillante: lo speaker ha urlato «500 volte grazie» per celebrare appunto le 500 presenze in serie A del numero dieci giallorosso[ ]
PRESIDENTE -In tribuna donore cera anche il presidente giallorosso Thomas DiBenedetto, arrivato ieri, un giorno dopo laltro amministratore delegato, e uomo di fiducia di Pallotta, Mark Pannes. Il numero uno romanista ha prima assistito, per la seconda volta in questa stagione, allerrore dal dischetto di Totti (il presidente cera anche il giorno di Roma-Juventus), e poi ha esultato proprio al gol del capitano, che aveva portato la Roma sull1-0. DiBenedetto si fermerà solo un giorno, visto che domani ripartirà. Molto probabilmente quindi, non sarà presente al Cda in programma a metà mese, intorno al 15[ ]