GASPORT (A. CATAPANO) - Stadio nuovo, procedono i lavori. E pure a ritmo piuttosto spedito. La Roma aveva appena intascato l'accordo con il Coni per lo sfruttamento dell'Olimpico fino al 2015: altre tre stagioni nella casa del Foro Italico, con nuove possibilità di sviluppo commerciale e, quindi, nuovi introiti per le casse del club.
The best In questo senso, è illuminante il cinguettio di Mark Pannes, a.d. del club in quota statunitense, lanciato proprio ieri dal suo profilo twitter, con relativa fotografia: «Jim Pallotta, Dan Meis e Sean Barror stanno lavorando al design del nuovo stadio», il messaggio inviato alla comunità giallorossa. Inutile ribadire chi sia Jim Pallotta, il motore della proprietà americana. Giova invece ricordare il ruolo di Sean Barror, manager prestato dalla Raptor di Pallotta alla Roma proprio per sviluppare il settore marketing e dintorni, e rivelare quello di Dan Meis: architetto di grido negli Usa, ha progettato diversi stadi della Major League Soccer e sta disegnando gli impianti che ospiteranno i Mondiali 2022 in Qatar. Insomma, il meglio su piazza.
La zona E mentre questi americani lavorano al design del nuovo impianto, quelli della Cushman & Wakefield, l'advisor incaricato dalla Roma, stanno passando al vaglio le aree selezionate per ospitare il futuro stadio della Roma. Come è noto, Tor di Valle e la Massimina sono le zone in pole. La prima fa riferimento al costruttore romano Luca Parnasi, l'altra è riconducibile all'immobiliarista Sergio Scarpellini e avrebbe già dovuto ospitare lo stadio Franco Sensi pensato dalla figlia Rosella e dall'architetto Zavanella. Progetto rimasto solo virtuale, nonostante la presentazione in pompa magna a Trigoria. La Cushman, società controllata dalla Exor degli Agnelli, individuerà l'area migliore per il nuovo stadio romanista entro giugno.