IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «Sono un uomo diverso, penso le cose in modo diverso e per questo motivo, nonostante la fiducia della squadra e della società, aspetto di vedere quello che succederà». Poche parole che racchiudono in toto Luis Enrique. Qualche istante prima ai microfoni di Sky, Franco Baldini lo ha confermato per lennesima volta ma al tecnico asturiano interessa poco. Ora vuole chiudere la stagione, poi si vedrà. E stravolto. Sicuramente più sereno rispetto agli ultimi post-gara ma egualmente molto provato.
In sala stampa somiglia ad un pugile che non avendo più forze prova a schivare i pugni dellavversario. Per un po gli riesce bene, come quando redarguisce un giornalista, per una domanda secondo lui posta male: «Non ho mai detto che i miei calciatori non hanno personalità ma che la squadra qualche volta ha difettato di personalità. La reazione cè stata anche contro il Napoli ma io questa voglia la vedo ogni giorno. Forse sono lunico ma va bene così».
E ancora in piedi ma alla fine il colpo del ko va a segno: «Un anno sabbatico? Non si sa mai. Ho tanti difetti ma nessuno che mi conosce può dire che non lavoro e che non do tutto quello che ho, tutti i giorni dellanno. Vi assicuro, però, che è pesante, molto pesante e anche se è bello mi costa tantissimo essere allenatore». In un ring qualcuno avrebbe forse gettato la spugna.