
CORSPORT (F.M. SPLENDORE) - La Coppa Italia torna alla Roma, diciotto anni dopo che ad alzarla era stato Francesco Totti. La Roma americana mette in bacheca il primo trofeo, Alberto De Rossi il quarto della sua carriera alla Roma: uno scudetto Giovanissimi, due con la Primavera, una Coppa Italia. Labbraccio finale fa scappare un
ECCOLE - Sofferta, sì, forse perché questa squadra ha abituato i suoi tifosi a sfavillare. Ma la partita doveva farla la Juve. Ci vuole un quarto dora di studio in cui tra due squadre che ci hanno abituato a vedere di tutto, non succede nulla: 4-2-3-1 speculare, sembrano il negativo delle formazioni frizzanti, briose, votate alloffensiva, viste sia in finale a Viareggio che allandata nello Juventus Stadium. Di colpo va via il tappo della paura. Al 17 il primo brivido: Ciciretti vince un contrasto a metà campo, fa dieci metri, scarica il destro che Gouano devia rischiando di sorpendere Branescu. LOlimpico accompagna con un boato la palla che sbatte sul palo. La Juve risponde con un guizzo di Bouy che si libera pericolosamente in area e calcia alto. Ancora Juve, De Silvestro ispira, il suo cross attraversa la porta ed è bravo Sabelli ad anticipare Spinazzola.(...)
IL GOL BUONO - Si accende Piscitella, mette una palla perfetta per Politano che la gira in rete. Il signor Calò alza la bandierina, ma si fa tradire dalla posizione di Tallo che però non influisce: Politano è tenuto in gioco da Liviero. Gol buono annullato. Alla mezzora ancora Juve: la Roma si complica la vita da sola, Chibsah vince un mezzo contrasto, Pigliacelli respinge corto, non ne approfitta da due passi Padovan, impallato da Sabelli. (...)
SPINTA BIANCONERA - Comincia la ripresa, Beltrame prende il posto di Bouy, la Juve deve provarci. (...). De Silvestro dal vertice sinistro dellarea calcia chiamando alla parata a terra Pigliacelli. La Roma esce dal guscio, Verre pesca Tallo che piazza il destro rasoterra e Branescu fa il miracolo deviando in angolo. Poi sempre loffuscato Calò dà alla Juve un angolo che non cè tra le proteste giallorosse.
SPAZI GIALLOROSSI - La necessità della Juve di far gol apre spazi alla Roma che intanto si è messa 4-1-4-1 con la linea Piscitella-Cittadino-Verre-Politano: e sale in cattedra Verre, che prima triangola con Politano (ci mette una pezza Untersee), poi confeziona un assist al bacio per Nego, che chiede troppo a se stesso cercando un improbabile dribbling su Branescu. Ma come quella di Tallo per la Roma, la palla gol principe della serata bianconera è sul piede di Chibsah: il mediano sbaglia di un niente la misura, in modo clamoroso, dopo aver mandato fuori tempo la difesa della Roma. E tempo di punizioni: Branescu la devia a Viviani, Pigliacelli esce come un falco su un angolo corto di Beltrame. Scorrono i minuti, affiora la stanchezza, la Roma vive di folate (...), la Juve di speranza disperata. Ci prova Liviero, Sabelli è un muro. Calò sbaglia ancora al 90: è angolo per la Juve, non lo vede. Ma la Roma vede la Coppa: è giallorossa, è bella. E sua.