La Roma baby alza la coppa

23/03/2012 alle 08:25.

CORSPORT (F.M. SPLENDORE) - La Coppa Italia torna alla Roma, diciotto anni dopo che ad alzarla era stato Francesco Totti. La Roma americana mette in bacheca il primo trofeo, Alberto De Rossi il quarto della sua carriera alla Roma: uno scudetto Giovanissimi, due con la Primavera, una Coppa Italia. L’abbraccio finale fa scappare un


ECCOLE - Sofferta, sì, forse perché questa squadra ha abituato i suoi tifosi a sfavillare. Ma la partita doveva farla la . Ci vuole un quarto d’ora di studio in cui tra due squadre che ci hanno abituato a vedere di tutto, non succede nulla: speculare, sembrano il negativo delle formazioni frizzanti, briose, votate all’offensiva, viste sia in finale a Viareggio che all’andata nello Stadium. Di colpo va via il tappo della paura. Al 17’ il primo brivido: Ciciretti vince un contrasto a metà campo, fa dieci metri, scarica il che Gouano devia rischiando di sorpendere Branescu. L’Olimpico accompagna con un boato la palla che sbatte sul palo. La risponde con un guizzo di Bouy che si libera pericolosamente in area e calcia alto. Ancora , De Silvestro ispira, il suo cross attraversa la porta ed è bravo Sabelli ad anticipare Spinazzola.(...)
 
IL GOL BUONO - Si accende Piscitella, mette una palla perfetta per Politano che la gira in rete. Il signor Calò alza la bandierina, ma si fa tradire dalla posizione di Tallo che però non influisce: Politano è tenuto in gioco da Liviero. Gol buono annullato. Alla mezzora ancora : la Roma si complica la vita da sola, Chibsah vince un mezzo contrasto, Pigliacelli respinge corto, non ne approfitta da due passi Padovan, impallato da Sabelli. (...)


SPINTA BIANCONERA - Comincia la ripresa, Beltrame prende il posto di Bouy, la deve provarci. (...). De Silvestro dal vertice sinistro dell’area calcia chiamando alla parata a terra Pigliacelli. La Roma esce dal guscio, Verre pesca Tallo che piazza il rasoterra e Branescu fa il miracolo deviando in angolo. Poi sempre l’offuscato Calò dà alla un angolo che non c’è tra le proteste giallorosse.
 
SPAZI GIALLOROSSI - La necessità della di far gol apre spazi alla Roma che intanto si è messa 4-1-4-1 con la linea Piscitella-Cittadino-Verre-Politano: e sale in cattedra Verre, che prima triangola con Politano (ci mette una pezza Untersee), poi confeziona un assist al bacio per Nego, che chiede troppo a se stesso cercando un improbabile dribbling su Branescu. Ma come quella di Tallo per la Roma, la palla gol principe della serata bianconera è sul piede di Chibsah: il mediano sbaglia di un niente la misura, in modo clamoroso, dopo aver mandato fuori tempo la difesa della Roma. E’ tempo di punizioni: Branescu la devia a Viviani, Pigliacelli esce come un falco su un angolo corto di Beltrame. Scorrono i minuti, affiora la stanchezza, la Roma vive di folate (...), la di speranza disperata. Ci prova Liviero, Sabelli è un muro. Calò sbaglia ancora al 90’: è angolo per la , non lo vede. Ma la Roma vede la Coppa: è giallorossa, è bella. E’ sua.