CORSPORT (A. GHIACCI) -I suoi complimenti non sono caduti nel vuoto. Anzi. E così la Roma ha deciso di farci un pensierino, anche qualcosa di più. Perché gli elementi sono tanti, tutti molto validi: il club giallorosso apre a Giuseppe Rossi. Lattaccante italiano di proprietà del Villarreal è considerato lideale, uno dei «giocatori di alto livello» di cui aveva parlato il direttore sportivo Walter Sabatini un mese fa.
PERFETTO - Giuseppe Rossi è nato 25 anni fa in America, a Teaneck, in New Jersey. No, la stessa provenienza dellattuale proprietà della Roma non è un elemento utile allaffare: è solo una coincidenza. Ma una base vera, solida, da cui partire, è sicuramente letà. Rossi è abbastanza giovane e allo stesso tempo appartiene a quella fascia detà, la cosiddetta fascia media, che nei componenti dellattuale gruppo di Luis Enrique scarseggia. Giovane e già esperto allo stesso tempo: il mix ideale. Poi le caratteristiche tecniche. Altro che «giocatore di livello». Rossi è un vero e proprio top-player, uno in grado di fare la differenza, uno che solo lestate scorsa è stato seguito da club del calibrio di Barcellona e Juventus. Cresciuto nelle giovanili del Parma, che lo aveva portato in Italia nel 2000, a soli 17 anni si è trasferito in Inghilterra, al Manchester United. E proprio lì, in uno dei migliori club al mondo, ha fatto colpo su Alex Ferguson, che lo ha lanciato nel panorama del grande calcio. Sei mesi di prestito al Newcastle e il resto è storia recente. La salvezza con il Parma di Ranieri nella seconda parte della stagione 2006-2007 e il passaggio dallo United al Villarreal per 11 milioni. E da allora, cinque stagioni di calcio spagnolo, lo stesso che ha trionfato allEuropeo del 2008 e al Mondiale del 2010, lo stesso caro a Luis Enrique.
OSTACOLO - Lunico vero ostacolo, potrebbe essere rappresentato dal prezzo del cartellino. Ecco perché la Roma è chiamata ad uno sforzo importante. Minore, comunque, di quello che avrebbero dovuto affrontare Barcellona e Juventus lestate scorsa, quando la richiesta del Villarreal era arrivata fino a 30 milioni di euro. Oggi però, è tutta unaltra storia. Primo perché Giuseppe Rossi è fermo dal 26 ottobre dello scorso anno, quando nella partita contro il Real Madrid si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro. E secondo perché il Villarreal, a 12 partite dalla conclusione della Liga, è quartultimo, con soli tre punti di vantaggio dalla posizione che significa retrocessione (il Racing di Santader e lo Sporting di Gijon sono dietro a quota 24). Impossibile che un club che sta lottando per non finire in Segunda Division, possa chiedere ancora 30 milioni per un giocatore che ha praticamente saltato tutta la stagione. Giuseppe Rossi sta inseguendo il sogno di giocare il prossimo Europeo: «Sarebbe bello fare come Totti nel 2006...» . Prandelli lo tiene in considerazione, ma bisognerà vedere come procederà il piano di completo recupero. Il pensiero della Roma? Con venti milioni, anche qualcosa in meno, può arrivare un giocatore di quelli che fanno sognare un futuro da protagonisti.