Sentite Heinze «Ora vi facciamo vedere noi...»

29/02/2012 alle 08:34.

GASPORT (A. PUGLIESE) - «Domenica alle 15 vedrete tutti come reagiremo. Vogliamo arrivare al derby al massimo, ed ognuno avrà le risposte giuste a fine partita». Già, le risposte. È proprio quello che si aspetta la gente dalla squadra e dal tecnico.

Obiettivi Appunto, il punto è proprio questo. La Roma per competere ad alti livelli ha bisogno di entrare nella (è uno degli obiettivi fissati da James Pallotta nell'ultima visita a Trigoria), anche se l'a.d. Claudio anche domenica sera ha ribadito che il «potenziamento futuro della Roma non è strettamente legato ai traguardi europei». Di certo c'è che il derby di domenica è fondamentale per salvare almeno l'onore. «Io i derby li ho persi e li ho vinti, ma non ho mai salvato una stagione con una partita», continua Heinze. Vero, ma forse a Roma è diverso, soprattutto ora, anche se in effetti la prospettiva di salvare una stagione con il derby, riporta la Roma indietro di molti anni. Ma battere la Lazio vorrebbe dire anche tenere accesa anche la fiammella . Ed allora è diverso, ma non per Heinze. «Il derby resta una partita importante, ma per la sono sincero: non so neanche in che posizione di classifica siamo». Sarà, si stenta a crederci però...

Caso Che Heinze in questa stagione sia diventato anche uno degli uomini pesanti dello spogliatoio giallorosso, lo dimostra anche il fatto che sia stato lui uno di quelli che ha provato a «mediare» tra Luis Enrique e nell'esclusione del centrocampista giallorosso a Bergamo. «Sono sincero, in tutta la mia carriera un provvedimento del genere non lo avevo mai visto». Non solo lui, probabilmente, anche se Luis Enrique aveva dimostrato fermezza anche prima, con il caso Osvaldo (seppur di diversa gravità). «Un professionista deve sapersi adeguare alle decisioni del mister — continua il difensore argentino — . E comunque non credo che queste decisioni abbiano determinato quelle sconfitte. Il gruppo deve essere in grado di reagire a queste decisioni». Forse, allora, c'è una mancanza di personalità nella squadra guidata da Luis Enrique. «Se una squadra ha personalità in casa, dovrebbe averla anche in trasferta — dice il giallorosso — Però qui sono arrivati tanti giocatori nuovi, che hanno cambiato cultura, lingua e paese. Queste cose contano sul rendimento. Ma se è vero che a volte siamo mancati di personalità, è anche vero che ci è mancata la convinzione di poter andare a vincere ovunque».

Avversari E allora, la speranza è che nel derby non si vedano le amnesie difensive palesate anche con l'Atalanta. «La nostra proposta di gioco è chiara, vogliamo fare noi la partita — chiude Heinze —. Ma è vero che ci sono anche gli allenatori avversari che fanno di tutto per farci del male». E questo lo si è visto bene, in più di un'occasione. E oltre che provarci, spesso ci riescono anche...