Luis Enrique: una partita da matti

09/02/2012 alle 09:53.

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Roba da pazzi. Luis Enrique commenta così la mezzora di Catania-Roma. «Si è giocato - dice l’allenatore - con un ritmo da matti, è stata una partita trepidante. Avrei preferito 180 minuti piuttosto che trenta».

CLASSIFICA- Ricomincerà in Toscana la rincorsa a quel terzo posto, distante adesso sei punti. «La classifica - prosegue Luis Enrique, che dopo De La Pena ha salutato anche il tattico Lopez - è importante alla fine. Vediamo se riusciamo a trovare continuità, ogni giorno la squadra va meglio ma dobbiamo ancora crescere». Piscitella ha più tempo di tutti per farlo. «L’ho fatto giocare perché era una partita diversa e lui sa saltare l’uomo: ha un gran futuro».

ESORDIO - Come l’avrà presa Bojan? Intanto il giovane nato a San Marzano e cresciuto calcisticamente a Trigoria si gode tre giorni da sogno: debutto con l’Inter, titolare ieri anche se solo per mezz’ora. «Non me l'aspettavo - racconta lui, 19 anni il prossimo marzo - quando l’allenatore me l’ha detto ci sono rimasto. Ero contento, volevo mostrare le mie qualità. Luis Enrique mi ha chiesto di stare largo e giocare tranquillo, mi sono messo al servizio della squadra». Niente male come primi passi, seguendo un mito per quelli della sua età. «Mi piace molto Cristiano Ronaldo. È un paragone esagerato ma ce la metto tutta». Luis Enrique, da buon blaugrana, lo bacchetta: «Era meglio se si ispirava a !». In serata il tecnico su : «Ogni volta che siamo a Catania succede qualcosa». È successo, cioè, che per la chiusura dello spazio aereo su Catania a causa dell’eruzione dell’Etna la squadra ha dormito in Sicilia. Si riproverà a ripartire stamattina, da Catania o Palermo.