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IL TEMPO (A. AUSTINI) - Roba da pazzi. Luis Enrique commenta così la mezzora di Catania-Roma. «Si è giocato - dice lallenatore - con un ritmo da matti, è stata una partita trepidante. Avrei preferito 180 minuti piuttosto che trenta».
CLASSIFICA- Ricomincerà in Toscana la rincorsa a quel terzo posto, distante adesso sei punti. «La classifica - prosegue Luis Enrique, che dopo De La Pena ha salutato anche il tattico Lopez - è importante alla fine. Vediamo se riusciamo a trovare continuità, ogni giorno la squadra va meglio ma dobbiamo ancora crescere». Piscitella ha più tempo di tutti per farlo. «Lho fatto giocare perché era una partita diversa e lui sa saltare luomo: ha un gran futuro».
ESORDIO - Come lavrà presa Bojan? Intanto il giovane nato a San Marzano e cresciuto calcisticamente a Trigoria si gode tre giorni da sogno: debutto con lInter, titolare ieri anche se solo per mezzora. «Non me l'aspettavo - racconta lui, 19 anni il prossimo marzo - quando lallenatore me lha detto ci sono rimasto. Ero contento, volevo mostrare le mie qualità. Luis Enrique mi ha chiesto di stare largo e giocare tranquillo, mi sono messo al servizio della squadra». Niente male come primi passi, seguendo un mito per quelli della sua età. «Mi piace molto Cristiano Ronaldo. È un paragone esagerato ma ce la metto tutta». Luis Enrique, da buon blaugrana, lo bacchetta: «Era meglio se si ispirava a Messi!». In serata il tecnico su Twitter: «Ogni volta che siamo a Catania succede qualcosa». È successo, cioè, che per la chiusura dello spazio aereo su Catania a causa delleruzione dellEtna la squadra ha dormito in Sicilia. Si riproverà a ripartire stamattina, da Catania o Palermo.