CORSPORT (A. GHIACCI) - Tocca a Lamela. Sarà il giovane argentino a ereditare posizione e compiti dello squalificato Totti. E la scelta si porta dietro tutta unaltra serie di altre considerazioni. Quello che è certo è che la Roma gioca a Bergamo per trovare la continuità che fino a questo momento, se si esclude il periodo a cavallo della soste natalizia, non ha mai avuto. E lo fa ripartendo proprio da Lamela, che torna in campo dopo la panchina contro il Parma.
SCELTA - Luis Enrique ha pensato a lungo a come sostituire il capitano. I dubbi, le sensazioni e i pareri sono stati molteplici durante tutta la settimana. Non sarebbe potuto essere altrimenti visto che lorganico giallorosso, alle prese con il solo impegno del campionato, è ancora molto lungo e comprende le soluzioni più svariate. Lunica indicazione di Luis Enrique non ha spazzato il campo dai dubbi: «In base a chi giocherà da trequartista cambierà linterpretazione del ruolo, dipende da cosa vogliamo fare». Ma la sensazione è che la Roma non voglia cambiare il centrocampo formato da Gago, De Rossi e Pjanic. (...)
AVANTI - «Niente calcoli» . A proposito dei diffidati invece, il tecnico giallorosso è stato chiaro. Nessuno in casa giallorossa mette il carro davanti ai buoi pensando al derby che si giocherà tra sette giorni. E quindi Gago, uno dei due diffidati, sarà regolarmente al suo posto. Per quanto riguarda la difesa però, un piccolo calcolo sarà fatto. Juan, diffidato anche lui, andrà in panchina. Per il rischio squalifica, ma anche perché in settimana ha accusato un piccolo problema al piede sinistro e non è al top: due mezze ragioni che ne fanno una intera. Al suo posto ci sarà Kjaer, in cerca di riscatto dopo la serataccia, lultima di una lunga serie, di Siena.
ALTRI - Per il resto la Roma sarà quella di sempre. Con Rosi e Taddei sulle corsie esterne e Josè Angel in attesa. E con Osvaldo e Borini come terminali offensivi. Dai due attaccanti Luis Enrique si aspetta molto. Litaloargentino sta tentando di ritrovare la forma migliore dopo essere rientrato per mezzora a Siena e per settanta minuti contro il Parma: in casa della sua prima squadra e del suo primo tecnico italiani sarà animato da grande voglia, che gli viene anche dal digiuno di gol che dura dallo scorso 21 dicembre (Bologna-Roma 0-2). (...)