LEGGO (F. BALZANI) - Il tempo degli esami è finito. La sconfitta di lunedì a Siena (la decima stagionale) ha tracciato una linea virtuale a Trigoria: da una parte i giocatori funzionali al progetto, dallaltra coloro che possono iniziare a cercarsi una nuova destinazione. Al centro ci sarà ancora Luis Enrique invitato dal dg Baldini a effettuare «le dovute correzioni». Il tecnico, nel post partita di Siena, per la prima volta in senso assoluto ha scaricato le colpe sui singoli: «Tanti giocatori hanno giocato sotto il loro livello, quello che proviamo bene in settimana poi viene fatto male». Un cambio dorientamento nel pensiero del tecnico da baluardo della squadra a giudice severo dei proprio giocatori.
La conta di promossi e bocciati è presto fatta. A salvarsi, tra prestazioni altalenanti, finora sono in 9: Stekelenburg, Taddei, Heinze, Pjanic, Gago, Lamela, Borini, Totti, Osvaldo e Burdisso. Poi De Rossi, senza il quale la Roma non riesce a vincere. Il rendimento senza il regista è eloquente: in 8 gare la Roma ha ottenuto 7 punti e una sola vittoria (col Cesena). La dirigenza ripartirà da questi undici e passerà in estate alla seconda fase del progetto che coinvolgerà in particolar modo la difesa. Sabatini da venti giorni sta lavorando in gran silenzio per individuare quattro elementi di grande livello: due centrali (Subotic e Bocchetti) e due esterni (Isla e Bastos). Il primo a fare le valigie sarà Kjaer che oggi, tra laltro, sarà redarguito dalla società per il messaggio pubblicato ieri notte su Twitter, con un commento piuttosto eloquente: «Non era rigore. Mi sento truffato».
La dichiarazione di Kjaer stride con la volontà della società di non commentare i fatti arbitrali e col rendimento del difensore che sul pullman, di ritorno da Siena, è stato anche ripreso da alcuni compagni di squadra. Parole grosse nel post-partita sarebbero volate anche nei confronti di Josè Angel e Bojan, gli altri due flop del mercato giallorosso (lattaccante era stato ripreso in settimana da Luis Enrique per alcune uscite notturne di troppo). In odore di bocciatura sono anche Juan e Simplicio mentre Perrotta, Cicinho e Cassetti sono da tempo ai margini.