IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Il fatto che la creazione di squadre B (sul modello spagnolo) non venga più vista come unutopia, è già un risultato. Da qui a realizzare la trasformazione, però, la strada è ancora lunga. Il primo a saperlo è Franco Baldi
Lidea che i giovani del vivaio anziché affrontarsi in campionati Primavera che a livello agonistico ben poco lasciano rispetto a quello che potrebbe insegnare un campionato professionistico, sembra però inizi a solleticare i maggiori club della serie A. Il problema sarà trovare un accordo con la Lega Pro e con lAic che qualora passasse questa rivoluzione, temono che molti dei loro tesserati possano essere a rischio disoccupazione: «Abbiamo detto che probabilmente per avvicinare i giovani alla competizione vera e propria una soluzione sul modello spagnolo potrebbe essere utile precisa il dg giallorosso - Sta poi alla Leghe valutare modi e tempi. Noi, come As Roma, abbiamo solo introdotto un argomento di discussione e di confronto, poi decidere non è compito nostro».
Verso Bergamo: ieri la squadra, dopo due giorni di stop, ha ripreso la preparazione in vista della trasferta di domenica. Nessun tipo di lavoro defaticante e seduta incentrata sul possesso palla, con esercitazioni due contro due e tre contro tre (...)