LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Solo un anno fa erano la «coppia perfetta» del centrocampo. De Rossi e Pizarro, oggi, sono per motivi diversi lombelico dei pensieri che scuotono la Roma.
Ieri a Trigoria hanno corso uno vicino allaltro, ai margini della squadra. Il biondo centrocampista con il contratto in scadenza alle prese con un dolore alladduttore che ne mette in dubbio limpiego domenica. Il cileno, invece, emarginato dal tecnico dopo lammutinamento di mercoledì quando aveva lasciato lallenamento senza permesso. Il prologo alladdio, che David vedrà persino anticipato: a ore, infatti, il regista volerà in Cile per un problema familiare. Le scuse a compagni e allenatore non gli serviranno a evitare una multa, ma nel confronto pomeridiano con il ds Sabatini durissimo nei suoi confronti il cileno ha ottenuto di poter tornare a Valparaiso per stare
vicino a una familiare stretta. Il prologo alladdio: la Juventus ha ribadito la volontà di prenderlo ottenendo la disponibilità della Roma a chiudere loperazione.
Oggi lagente Beppe Bozzo sarà a Trigoria per definire i termini in attesa che, tra una settimana nelle previsioni attuali, David torni dal Cile per diventare bianconero. Ma larrivederci a Pizarro fa rima con i dubbi di De Rossi. Sono le ore più importanti per il futuro del centrocampista di Ostia, quelle del probabile confronto né il primo, né lultimo tra Baldini e lagente Berti. Difficile quantificare lincidenza sulla trattativa di Jim Pallotta, atteso a Roma stamane: se firma sarà, accordo quinquennale con clausola di rescissione da 25 milioni. Nellattesa, però, regnano silenzio e nervosismo: quelli di De Rossi, disponibile a firmare autografi a un esercito di tifosi ma teso al punto di inveire contro un supporter che ne ostacolava luscita da Trigoria. «Senza Daniele la Roma si indebolirebbe ricorda Pjanic spero tutti facciano gli sforzi necessari perché lui resti». Oggi accertamenti per Osvaldo: la Roma spera in uno stop di un mese, ma teme il doppio.