Pizarro vola in Cile, poi l’addio. Pjanic: “Più deboli senza De Rossi”

06/01/2012 alle 09:59.

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Solo un anno fa erano la «coppia perfetta» del centrocampo. De Rossi e Pizarro, oggi, sono per motivi diversi l’ombelico dei pensieri che scuotono la Roma.



Ieri a Trigoria hanno corso uno vicino all’altro, ai margini della squadra. Il biondo centrocampista con il contratto in scadenza alle prese con un dolore all’adduttore che ne mette in dubbio l’impiego domenica. Il cileno, invece, emarginato dal tecnico dopo l’ammutinamento di mercoledì quando aveva lasciato l’allenamento senza permesso. Il prologo all’addio, che David vedrà persino anticipato: a ore, infatti, il regista volerà in Cile per un problema familiare. Le scuse a compagni e allenatore non gli serviranno a evitare una multa, ma nel confronto pomeridiano con il ds – durissimo nei suoi confronti – il cileno ha ottenuto di poter tornare a Valparaiso per stare


vicino a una familiare stretta. Il prologo all’addio: la ha ribadito la volontà di prenderlo ottenendo la disponibilità della Roma a chiudere l’operazione.




 Oggi l’agente Beppe Bozzo sarà a Trigoria per definire i termini in attesa che, tra una settimana nelle previsioni attuali, David torni dal Cile per diventare bianconero. Ma l’arrivederci a Pizarro fa rima con i dubbi di . Sono le ore più importanti per il futuro del centrocampista di Ostia, quelle del probabile confronto – né il primo, né l’ultimo – tra Baldini e l’agente Berti. Difficile quantificare l’incidenza sulla trattativa di Jim Pallotta, atteso a Roma stamane: se firma sarà, accordo quinquennale con clausola di rescissione da 25 milioni. Nell’attesa, però, regnano silenzio e nervosismo: quelli di , disponibile a firmare autografi a un esercito di tifosi ma teso al punto di inveire contro un supporter che ne ostacolava l’uscita da Trigoria. «Senza Daniele la Roma si indebolirebbe – ricorda – spero tutti facciano gli sforzi necessari perché lui resti». Oggi accertamenti per Osvaldo: la Roma spera in uno stop di un mese, ma teme il doppio.