Luis Enrique, alt! "E' troppo presto per il mio rinnovo"

21/01/2012 alle 09:22.

GASPORT (A. CATAPANO) - Lealtà e tentazioni. Innanzitutto, Luis Enrique è una persona perbene. «Il rinnovo del mio contratto? Ho ancora un anno e mezzo, un'eternità. La società ha fatto un gesto incredibile a propormelo dopo la sconfitta di Firenze, ma mi manca tantissimo lavoro per meritarmelo, basterà perdere qualche altra partita e tornerò uno stronzo. Quindi non ha senso parlarne ora». Anche perché, e qui subentrano le tentazioni, a Luis Enrique è stata prospettata l'eredità di Guardiola, a Barcellona: con tutto il rispetto per la Roma, vuoi mettere? Di sicuro, l'asturiano non ha intenzione di passare qui tutta la vita. «Impossibile. Di Ferguson ce n'è uno».

gol e no «Ora — assicura Luis — penso solo a battere il Cesena». Impresa alla portata, anche per una Roma priva del suo volante: , ancora senza contratto (ieri si vociferava di un incontro Baldini-Berti) ma, in compenso, con un principio di pubalgia che stasera lo terrà a casa, col rischio di saltare anche la . La gestione dell'azzurro deve aver infastidito Luis Enrique. «Le condizioni di Daniele? Chiedete ai medici». Lo diceva anche Spalletti, quando la sua Roma era falcidiata da infortuni muscolari, come questa. E i medici in serata fanno il punto, non così rassicurante. «Condizioni stazionarie. Valuteremo quando riprenderà ad allenarsi con la squadra». , invece, è vivo e vegeto. «Lui è un punto di riferimento». Che stasera andrà a caccia del primo gol della sua carriera al Cesena. Sarebbe il 210° in A, quanti ne fece Nordahl col Milan, primatista di reti con la stessa maglia. Intanto — nel giorno in cui deve smentire l'imminente nascita del terzo figlio — si gode il riconoscimento dell'Iffhs: calciatore più conosciuto in Europa, più di Cristiano Ronaldo(?).

  e mercato Alla Roma di stasera serve il miglior , ma soprattutto la vera Roma. «Non quella vista nel primo tempo di Catania — tuona Luis Enrique —. È stata una partita matta, senza controllo, ma non per il diluvio: troppi errori, mai più così». È la prima di sei sfide che la Roma affronterà nei prossimi venti giorni. «Non tutti i miei giocatori sono in grado di disputare al 100% due impegni in tre giorni», ammette Luis Enrique. Perciò, pensando alla , spazio al . In attacco, potrebbe avere una chance , che giusto ieri è stato riscattato dal Parma (circa 2,3 milioni per la metà, mentre Okaka va in Emilia in prestito). A proposito di mercato, la vicenda Marquinho ora fa sorridere: lui saluta compagni e tifosi su , ma la Roma continua a tenerlo in ghiaccio. Pure Luis Enrique: «Non c'è fretta, prima sfoltiamo la rosa». Bah.