CORSERA (G. PIACENTINI) - Tra le poche note positive della trasferta di Catania, in casa romanista c'è sicuramente la prestazione di Simon Kjaer. Per la prima volta in questa difficile stagione di esordio, il difensore danese è sembrato di nuovo il giocatore che a Palermo aveva attirato le attenzioni di mezza Europa, prima del suo trasferimento in Germania, al Wolfsburg.
Luis Enrique lo ha confermato un po' a sorpresa, dopo la prova non brillantissima in Coppa Italia contro la Fiorentina, e Kjaer ha risposto con una bella prestazione.
Se la Roma non dovrà affrontare il recupero contro il Catania in svantaggio nel punteggio lo deve soprattutto a lui, capace di due interventi salva-risultato su due tiri di Bergessio destinati in fondo alla rete. «Sono felice di sentirmi di nuovo in forma è il suo commento di ieri su Twitter ho giocato una buona partita. Sono felice per ogni secondo che gioco con la maglia della Roma».
La gara di Catania è stata una iniezione di fiducia per il morale del difensore, che nei suoi primi mesi romanisti non è stato troppo fortunato. Due infortuni muscolari ne hanno pregiudicato il rendimento e gli errori nel derby (espulsione e rigore procurato per un fallo ingenuo su Brocchi, l'arbitro era Tagliavento come sabato a Catania) gli hanno tolto il sonno per un po' di giorni.
La gara di Catania riporta un po' di luce sul suo futuro, che si deciderà nei prossimi mesi. La Roma infatti non ha ancora deciso se riscattarlo dal Wolsburg: oltre ai 3 milioni che sono stati già versati in estate per il prestito oneroso, la formazione giallorossa dovrà pagarne altri 7 ai tedeschi, anche se sarà fatto un tentativo per abbassare la cifra del riscatto.
Un'operazione non facile è sempre complicato trattare con le società tedesche ma un tentativo sarà fatto da Sabatini e Fenucci. Anche perché Kjaer in Germania non vuole tornare. Ora dovrà convincere la Roma.