IL ROMANISTA (G. CACCAMO) - Efficaci i primi minuti difensivi del Chievo, che opta per una diga a centrocampo per arginare il fraseggio stretto e ficcante della Roma, con una linea difensiva molto alta fin dove possibile, non riuscendo ad evitare in ogni caso le conclusioni pericolose degli avanti giallorossi, ben rintuzzate dal sempre vigile Sorrentino. Ma è nel gioco tra le linee che
Bojan più intraprendente e continuo del primo tempo, a dimostazione di una presenza costante e pericolosa
degli attaccanti giallorossi nellarea avversaria; sono mancate le conclusioni vincenti a rete, è vero, ma il continuo insistere nei pressi di Sorrentino sono un buon indizio di gioco offensivo e di lucidità. Ha controllato in surplace la Roma, con attenzione ed un pizzico di cinismo tattico maggiore rispetto al solito e unattenzione encomiabile sugli equilibri difensivi. Continua, a nostro avviso levoluzione e il completamento del gioco di Luis Enrique, che si arricchisce di soluzioni, si migliora in una visione non più dogmatica ed integralista del modulo originale del tecnico asturiano, offrendo ed impreziosendo soluzioni ed alternative alla concezione del "tutti avanti" che tanto aveva spaventato i tifosi romanisti.