Ricci dalla panchina all'azzurro. E Luis Enrique gli strizza l'occhio

28/12/2011 alle 09:13.

GASPORT (F. ODDI) - Un paio di allenamenti con la prima squadra, due sole presenze da titolare in Primavera, ora la Nazionale: il 3 gennaio dovrà presentarsi a Malpensa il 17enne Matteo Ricci, convocato da Alberigo Evani — insieme al laziale Rozzi — per un torneo Under 18 a San Pietroburgo 4-10 gennaio: esordio con l'Ucraina, poi la Grecia ed eventuali semifinali. Prima assoluta nel giro azzurro, un bel riconoscimento per un ragazzo che ha sempre fatto vedere molto e giocato poco: classe '94, piccolo fisicamente, fantasia e tecnica da numero 10, all'occorrenza da numero 8. Ricci è coetaneo di Valerio Verre, un numero 8 che se serve fa molto bene il 10. E così, in un modo o nell'altro, giocava quasi sempre Verre: in pochi si sono presi la briga di schierarli insieme.

Terzino a sorpresa

L'unico a provarci sul serio, lo scorso anno negli Allievi, è stato Stramaccioni, con un esperimento che sembrava follia, schierare un giocatore che aveva i piedi e il fisico di Giovinco. L'unico modo possibile per non rinunciare ai 4 ragazzi dai piedi buoni della rosa, tre dei quali fantasisti: un mese dopo, la squadra filava alla perfezione, Verre sulla trequarti, Spadari in regia, Matteo Ricci difensore esterno e il gemellino Federico — altro talento fuori dal comune anche se quest'anno non ha ancora trovato spazio — all'ala. In estate Alberto ha fatto sapere che Matteo Ricci terzino non ci avrebbe più giocato, salvo ricredersi dopo averlo visto all'opera alla prima da titolare, un giorno in cui i difensori erano finiti. Era il 15 ottobre e Matteo si era già allenato con Luis Enrique. Che ora, indirettamente, potrebbe fargli trovare un posto, nel vecchio ruolo: la promozione di Viviani lascerà un buco nel centrocampo della Primavera, l'ultimo romanista approdato in Nazionale è il candidato numero uno per sostituirlo.