GASPORT (F. ODDI) - Con Borriello oramai alla Juventus, la Roma cerca centrocampisti, in subordine difensori, attaccanti no: davanti il rinforzo c'è, ma non si vede. L'arrivo di Nicolas Lopez, 18enne uruguaiano del Nacional Montevideo, è stato annunciato ufficialmente lo scorso 8 dicembre, l'acquisto non ancora, ma un comunicato serviva, perché ormai l'intesa tra la società giallorossa ed il giocatore er
Atterraggio morbido Venti giorni fa la società lo ha mandato con i coetanei della Primavera: i primi mesi li passerà con loro, ma sotto l'occhio vigile di Luis Enrique. Viene descritto come un piccolo Lamela, un trequartista mancino che può fare anche la punta esterna, ancora leggerino fisicamente ma con tecnica sopraffina, rapidità e senso del gol. Rispetto all'argentino, però, Nico Lopez ha un campionato in meno d'esperienza: con il Nacional 6 presenze e 3 gol, media realizzativa da piccolo fuoriclasse, ma troppe poche partite per reggere da subito l'impatto con la Serie A. Sabatini, che lo ha voluto a tutti i costi, strappandolo a Palermo e Fiorentina, si dice certo che il ragazzo segnerà tanti gol «forse qualcuno già quest'anno».
Fiducia reciproca A suggerirglielo, l'amico Fabio Betancourt, quello con cui, ai tempi di Palermo, aveva portato in Italia un altro uruguaiano, Abel Hernandez, a lungo obiettivo dei giallorossi. Avrà la sua brava commissione, Betancourt, se l'è anche meritata. «Nico ed io abbiamo scelto la Roma insieme, si è fidato di me ha commentato e la presenza di un grande direttore sportivo come Sabatini ha sicuramente influito». L'agente è stato fondamentale anche per trovare l'accordo col Nacional, che quando a settembre il ragazzo era venuto in Europa versione ufficiale: vacanza con i genitori aveva messo in mezzo la Fifa, minacciando di denunciare chiunque lo avesse trattato, con tutto che si parlava di una clausola rescissoria sul milione di euro. Servirà qualcosa in più, 1,5 o 2, ma almeno non ci saranno strascichi: il Nacional ha rinunciato all'idea di chiederne il triplo, per un ragazzo divenuto maggiorenne il primo ottobre, considerato una via di mezzo tra Aguilera e Fonseca con cui condivide anche gli incisivi sporgenti, da cui il soprannome di conejo, coniglio. Partirà con Alberto De Rossi, si giocherà il posto di aggregato alla prima squadra con Caprari, la cessione di Borriello faciliterà le cose a entrambi. Dovesse partire anche Okaka, si candiderà anche il gigante ivoriano Tallo, pure lui preso da Sabatini e mandato ad ambientarsi in Primavera, 9 gol in 9 partite.