IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - «Per voi stavolta sarà ancora più difficile indovinare la formazione». Chissà se scherzava soltanto Luis Enrique in conferenza stampa o se invece per oggi pomeriggio sta preparando qualche sorpresa (per gli altri, non per lui) clamorosa. Come ogni settimana, nel cercare di capire le mosse del tecnico, meglio partire dalle certezze che stavolta sono meno del solito: Stekelenburg in porta, De
È il caso di Pjanic: sulla presenza del bosniaco dubbi non ce ne sono. Sul suo ruolo, sì perché da una parte potrebbe giocare a centrocampo insieme a Gago e De Rossi riproponendo così quel trio che tanto bene ha fatto prima della partita con lUdinese, mentre dallaltra - ed è la soluzione più probabile - potrebbe essere impiegato come trequartista. È vero che in quel ruolo Luis Enrique ha a disposizione sia Lamela sia Totti ma con soli tre attaccanti a disposizione (Caprari escluso) sembra difficile che il tecnico spagnolo decida di schierarli tutti e tre dallinizio lasciandosi come cambio soltanto il giovane della Primavera. Davanti a Pjanic, il Capitano, largentino e Bojan si giocano due maglie.
La sensazione - perché di questo si tratta - è che lo spagnolo sia il più sicuro di un posto da titolare, non fosse altro perché in settimana è stato spesso provato in formazione. Totti e Lamela si contendono laltro posto in attacco, col primo favorito visto che non gioca dal primo minuto da più di due mesi. A centrocampo, con lo spostamento di Pjanic in avanti, si libera un posto accanto a De Rossi e Gago. Difficilmente verrà riproposto Greco, che a Udine non è andato bene, mentre potrebbe trovare spazio dal primo minuto Simone Perrotta che tornerebbe così in un ruolo a lui più congeniale rispetto a quello di terzino destro. Lì ci sono sia Cassetti sia Cicinho ma il favorito è Taddei con José Angel confermato a sinistra. Al centro spazio a Juan e Heinze. A meno che Luis Enrique non decida di stupire tutti. Ancora una volta.