GASPORT (A. CATAPANO) - La concorrenza aumenta, lo sbarco di Ancelotti a Parigi rischia di mettere anche il Psg sulle tracce di Daniele De Rossi. Sceicchi di qua, sceicchi di là (Manchester, sponda City) e l'eco delle sirene di Mourinho da Madrid: troppi per dormire sonni tranquilli.
La Roma si sente impotente: ha offerto a De Rossi più del massimo consentito dal budget stanziato all'inizio della trattativa; Baldini ha fatto leva su un legame ventennale con il procuratore Sergio Berti; perfino Totti è sceso in campo per invitare il compagno a firmare il rinnovo. Ma tutto questo cordone sanitario non è bastato. E allora a Trigoria hanno deciso di giocarsi un asso, mandando in campo James Pallotta. Il patron americano è atteso a Roma subito dopo la Befana, annunciate la sua presenza all'Olimpico l'8 gennaio contro il Chievo e la prima visita a Trigoria. In agenda, da ieri, ha anche un appuntamento con De Rossi: una chiacchierata programmata per convincerlo della bontà del progetto americano. Riuscirà a strappargli il fatidico sì?
Sostituto? Altrettanto ardua è l'impresa che attende Sabatini nella ricerca del centrocampista di peso che manca a Luis Enrique. I nomi sul suo taccuino Casemiro, Paulinho, Guarin e da ieri di nuovo Sandro del Tottenham sono così importanti da far pensare che la Roma sia a caccia di un sostituto di De Rossi. Sabatini, oggi a Milano con Fenucci per chiudere la pratica Borriello, nei prossimi giorni potrebbe volare a Londra per convincere il Tottenham a liberare il brasiliano, magari con il supporto di Baldini. Impresa quasi impossibile. Più facile mettere le mani sull'altro brasiliano, quel Casemiro del San Paolo che ora potrebbe anche arrivare in prestito.