IL TEMPO (G. GIUBILO) - Nella prima di campionato in 3D, la Roma sfiora unimpresa da quarta dimensione. Avrebbe forse firmato alla vigilia, Luis Enrique, il pareggio imposto alla capolista imbattuta, in una partita affrontata in situazione di totale emergenza. Allatto pratico,è proprio la Roma che si porta appresso i maggiori rimpianti, per quel rigore che Totti si è fatto parare da Buffon un minuto dopo il pareggio fortunosamente siglato da Chiellini. Ma in fondo è giusto così. L
E qui inevitabilmente è cominciata la sofferenza, centrocampo spesso in crisi ma sorretto dal grande spirito di sacrificio di Osvaldo, ma anche di Lamela, Viviani votato alla ricerca della posizione migliore, Greco ci metteva la buona volontà. Grande spinta della Juve, però solido il muro difensivo presidiato da un gigantesco Heinze e da De Rossi, in contropiede la Roma riusciva a produrre azioni pericolose. Stekelenburg attento soprattutto su una conclusione bassa propiziata da un mancato rinvio di Taddei, stavolta a destra lasciando la fascia opposta a Josè Angel, ma allintervallo il vantaggio non appariva usurpato. Stasera, intanto, il campionato fa un altro passo verso la normalità.
In attesa del mercoledì che precederà lo scioglimento delle righe per la sosta natalizia, con il recupero della prima giornata cancellata dalla serrata della Lega, si gioca a Marassi. Genoa e Inter vanno in campo per quella sfida forzatamente posticipata in seguito alla tragica alluvione che aveva colpito la Liguria e quasi isolato la zona del Ferraris. LInter tenta un ulteriore avvicinamento allalta classifica, distanze tuttora proibitive ma una speranza in questo campionato non si nega davvero a nessuno. Per Malesani, confortato dal raid di Siena, una brutta tegola linfortunio a Palacio, fuori almeno un mese, ma la squadra ha ritrovato fiducia, pronostico in equilibrio.