CORSPORT (A. GHIACCI) - Insulti e urla contro la Roma. A rendere la domenica sera, come se non fosse bastata la sconfitta di Firenze, ancora più amara. (...) Appena fuori dal treno
INSULTI - Qualcuno dei presenti, allo sfilare della comitiva giallorossa, ha cominciato ad insultare: «Andate a lavorare, siete delle m....» . Teste basse, naturalmente, quelle dei giocatori. E ancora i tifosi: «Venti euro di biglietto, abbiamo passato una giornata sotto la pioggia, bel modo di presentarsi in campo!» . La polizia presente, nel frattempo, era attentissima allevolversi della situazione. Insulti pesanti anche nei confronti di Luis Enrique: «Vattene, te ne devi andare, dove sta il progetto?» . Il tecnico spagnolo ha tirato dritto. Le grida però non si sono fermate: «Che ti dice il cervello, sei proprio un fenomeno...» . Poi è stato il turno del presidente Thomas DiBenedetto, non attaccato, ma bersaglio di una richiesta ben precisa: «Tom, digli qualcosa tu...» ha detto il primo. Il secondo ha rincarato la dose: «Mandalo via (indicando Luis Enrique, ndi) questo ci porta in serie B» . Il presidente della Roma ha raggiunto la macchina che lo stava attendendo ed è andato via.
APPLAUSI - Poco distante, cera il pullman del club, sul quale stavano salendo pian piano tutti, dai giocatori ai tecnici. Lapplauso a quel punto è stato forte e caloroso. E stavolta non era ironico. Il gesto, lunico di sostegno, era destinato a Francesco Totti, apostrofato «unico e solo capitano» . Lui, Totti, ha reagito con un cenno dintesa, di ringraziamento. E lespressione sembrava dire che il dispiacere era tanto e forte anche da parte sua. Totti è e resta una parte fondamentale della Roma. Ma al di là di ciò, il fatto che i tifosi abbiano inneggiato al capitano, è anche un altro segnale della fine del rapporto tra loro e Luis Enrique, reo secondo la maggioranza, di aver fatto ancora una volta scelte incomprensibili. Tra cui lesclusione di Totti.