SuperMario e Osvaldo coppia d’Italia

08/11/2011 alle 09:44.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Pistola e mitra. Simboli, per gioco e non sul serio, dell’attacco esplosivo di Prandelli. Il cittì, costretto a cambiare la coppia di punte titolari per l’imprevisto e contemporaneo forfeit di Cassano e Rossi, si affida a Balotelli e Osvaldo.

Se Mario, pur essendo il più giovane dei quattro centravanti a disposizione, diventa il punto di riferimento della nuova Italia senza Totò e Pepito, Pablo rappresenta, da oriundo, la virata tattica.



«Sono tutti attaccanti moderni» assicura Prandelli. Fisico e qualità, soprattutto il bambinone nero del e l’italoargentino della Roma,ma anche Matri e Pazzini. Sono loro quattro che da qui all’Europeo si giocheranno i duepostidatitolari.«Possono tutti giocare con tutti» diceilcittì che non svicola.



Fa un esempio: «Matri con Pazzini, Balotelli con Osvaldo». I due tandem non sono casuali. Nel pomeriggio, primo allenamento dell’Italia per preparare l’amichevole di venerdì a Wroclaw contro la Polonia, le coppie sono quelle (Balotelli si scontra con Motta e rimedia una botta al ginocchio). Ma con il centrocampo titolare, DeRossi, Pirlo e Marchisio, ecco Mario e Pablo, Bad Boy e El killer. 

Pistola e mitra, ma solo per scherzo. Balotelli tira fuori una scacciacani in piazza della Repubblica a Milano tanto per divertirsi un po’, a fine giugno del 2010, proprio durante il mondiale in Sudafrica che ha chiuso il Lippi bis e ha dato il via all’éra Prandelli. Osvaldo, un anno e mezzo alla quattro anni fa,scarica la sua gioia dopo un gol mitragliando verso i suoi tifosi, gesto in onore del suo idolo Gabriel Batistuta che ha sempre esultato così.



Estroversi e talentuosi, rubano l’occhio per la loro bravura e le loro bravate. Mario ha una lunga lista di conquiste e anche di fesserie. Il tentato ingresso nel carcere femminile di Brescia, la capricciosa visita a Scampia (dai verbali l’ammissionedinonconoscereilpregiudicato che lo accompagnò, ma di aver visto sacchetti di cocaina),le freccette tirate addosso ai giovani del Manchester , la t-shirt armata (pistola-fucile-coltello) del luglio scorso e i petardi fatti scoppiare in casa. «Perché sempre io?» la scritta in inglese sotto la maglia del , dopo una rete della goleada nel derby contro lo United.



Perché, a 21 anni, ha deciso di crescere
. «Ora sono più maturo». Pablo, 25anni,è già svezzato, grazie ai due anni in Spagna. Perché a Firenze, dopo il gol vittoria in rovesciata contro la , si presentò proprio da Prandelli, all’epoca tecnico viola, con una Ferrari gialla, autopremiandosi per l’impresa. L’attuale ì gli consigliò di rivenderla.

La cambiò con una mini con i colori dell’Argentina, la bandiera con il sole sugli specchietti retrovisori e l’immagine di Maradona e il numero dieci sullo sportello del passeggero, con la scritta «Dios es argentino».

A ognuno il suo derby e la sua t-shirt. «Ti ho purgato anch’io» quella mostrata il 16ottobre in onore di dopo il gol del momentaneo vantaggio romanista controla
Lazio che gli è costata rimproveri giallorossi e sfottò biancocelesti. 

Pistola e mitra. Balotelli e Osvaldo in campo non sparano a salve. Stessi gol in campionato, 5 a testa, ma per il primo 2 pure nelle coppe (1 in ) e quindi mira migliore: 7 reti in 9 gare. In Nazionale sono a digiuno: Mario ha già cinque presenze (due volte titolare) e Pablo solo una, l’ultima, quella del debutto con l’Irlanda del Nord. Diversi i percorsi per l’azzurro: uno va all’estero, in Inghilterra, l’altro lascia la Spagna per tornare qui.



Giovinco, distrazione muscolare, è già a casa. Prandelli non lo sostituisce. Bastano i quattro. «Noi aspettiamo sia Rossi che Cassano. Se Antonio nonrecupera,puòvenirelostesso all’Europeo. Già ci manca e può aiutare il gruppo. Non cerco due simili a loro, ma una stradanuovaperarrivarepreparati all’Europeo. La filosofia di gioco resta identica. Quattro centrocampisti con i piedi buoni e in continuo movimento più duepunte.Seserve, ho Pepeper cambiare sistema, schierando due ali o facendolo partire largo per poi finire dietro ai due attaccanti. Di Natale non devo provarlo: è straordinario e ha esperienza, avendo fatto Europeo e Mondiale, se sarà capocannoniere anche tra marzo e aprile, lo porterò. Ora devo provare altri. Tocca a Balotelli mostrare il suo valore, ma non lo carico di tropperesponsabilità».Unconsiglio a Cassano: «Quando potrà riprendere, dovrà allenarsi, tutti i giorni».