
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Pistola e mitra. Simboli, per gioco e non sul serio, dellattacco esplosivo di Prandelli. Il cittì, costretto a cambiare la coppia di punte titolari per limprevisto e contemporaneo forfeit di Cassano e Rossi, si affida a Balotelli e Osvaldo.
Se Mario, pur essendo il più giovane dei quattro centravanti a disposizione, diventa il punto di riferimento della nuova Italia senza Totò e Pepito, Pablo rappresenta, da oriundo, la virata tattica.
«Sono tutti attaccanti moderni» assicura Prandelli. Fisico e qualità, soprattutto il bambinone nero del City e litaloargentino della Roma,ma anche Matri e Pazzini. Sono loro quattro che da qui allEuropeo si giocheranno i duepostidatitolari.«Possono tutti giocare con tutti» diceilcittì che non svicola.
Fa un esempio: «Matri con Pazzini, Balotelli con Osvaldo». I due tandem non sono casuali. Nel pomeriggio, primo allenamento dellItalia per preparare lamichevole di venerdì a Wroclaw contro la Polonia, le coppie sono quelle (Balotelli si scontra con Motta e rimedia una botta al ginocchio). Ma con il centrocampo titolare, DeRossi, Pirlo e Marchisio, ecco Mario e Pablo, Bad Boy e El killer.
Pistola e mitra, ma solo per scherzo. Balotelli tira fuori una scacciacani in piazza della Repubblica a Milano tanto per divertirsi un po, a fine giugno del 2010, proprio durante il mondiale in Sudafrica che ha chiuso il Lippi bis e ha dato il via alléra Prandelli. Osvaldo, un anno e mezzo alla Fiorentina quattro anni fa,scarica la sua gioia dopo un gol mitragliando verso i suoi tifosi, gesto in onore del suo idolo Gabriel Batistuta che ha sempre esultato così.
Estroversi e talentuosi, rubano locchio per la loro bravura e le loro bravate. Mario ha una lunga lista di conquiste e anche di fesserie. Il tentato ingresso nel carcere femminile di Brescia, la capricciosa visita a Scampia (dai verbali lammissionedinonconoscereilpregiudicato che lo accompagnò, ma di aver visto sacchetti di cocaina),le freccette tirate addosso ai giovani del Manchester City, la t-shirt armata (pistola-fucile-coltello) del luglio scorso e i petardi fatti scoppiare in casa. «Perché sempre io?» la scritta in inglese sotto la maglia del City, dopo una rete della goleada nel derby contro lo United.
Perché, a 21 anni, ha deciso di crescere. «Ora sono più maturo». Pablo, 25anni,è già svezzato, grazie ai due anni in Spagna. Perché a Firenze, dopo il gol vittoria in rovesciata contro la Juve, si presentò proprio da Prandelli, allepoca tecnico viola, con una Ferrari gialla, autopremiandosi per limpresa. Lattuale cittì gli consigliò di rivenderla.
La cambiò con una mini con i colori dellArgentina, la bandiera con il sole sugli specchietti retrovisori e limmagine di Maradona e il numero dieci sullo sportello del passeggero, con la scritta «Dios es argentino».
A ognuno il suo derby e la sua t-shirt. «Ti ho purgato anchio» quella mostrata il 16ottobre in onore di Totti dopo il gol del momentaneo vantaggio romanista controla Lazio che gli è costata rimproveri giallorossi e sfottò biancocelesti.
Pistola e mitra. Balotelli e Osvaldo in campo non sparano a salve. Stessi gol in campionato, 5 a testa, ma per il primo 2 pure nelle coppe (1 in Champions) e quindi mira migliore: 7 reti in 9 gare. In Nazionale sono a digiuno: Mario ha già cinque presenze (due volte titolare) e Pablo solo una, lultima, quella del debutto con lIrlanda del Nord. Diversi i percorsi per lazzurro: uno va allestero, in Inghilterra, laltro lascia la Spagna per tornare qui.
Giovinco, distrazione muscolare, è già a casa. Prandelli non lo sostituisce. Bastano i quattro. «Noi aspettiamo sia Rossi che Cassano. Se Antonio nonrecupera,puòvenirelostesso allEuropeo. Già ci manca e può aiutare il gruppo. Non cerco due simili a loro, ma una stradanuovaperarrivarepreparati allEuropeo. La filosofia di gioco resta identica. Quattro centrocampisti con i piedi buoni e in continuo movimento più duepunte.Seserve, ho Pepeper cambiare sistema, schierando due ali o facendolo partire largo per poi finire dietro ai due attaccanti. Di Natale non devo provarlo: è straordinario e ha esperienza, avendo fatto Europeo e Mondiale, se sarà capocannoniere anche tra marzo e aprile, lo porterò. Ora devo provare altri. Tocca a Balotelli mostrare il suo valore, ma non lo carico di tropperesponsabilità».Unconsiglio a Cassano: «Quando potrà riprendere, dovrà allenarsi, tutti i giorni».