Il carnet fai-da-te è ora realtà

15/11/2011 alle 10:05.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - Primi effetti della rivoluzione griffata As Roma. Ieri, all’esordio del botteghino on line (per ora, solo per i tesserati), sono state comprate tutte le partite che la squadra di Luis Enrique giocherà all’Olimpico da qui al termine del campionato. Calma: tutte le partite, non tutti i biglietti.

I biglietti - se ne possono comprare al massimo quattro - possono essere caricati direttamente sulla tessera del tifoso. L’importante è stampare il tagliando segnaposto. Serve a identificare il vostro seggiolino, per individuarlo il giorno della partita ed evitare così delle contestazioni. E i non tesserati? Dovranno aspettare le 12 di lunedì 28 novembre, quando scatterà la vendita libera.

Le modalità non sono le stesse dei tesserati. Non possono esserlo, semplicemente perché non c’è alcuna card dove possano essere caricati i biglietti acquistati. Per ora, è stato comprato un numero irrisorio di tagliandi. La Roma non è affatto preoccupata: il grosso è atteso con la vendita libera. Comprensibile. In fondo, chi sta usufruendo di questo periodo di prelazione è tesserato, e chi è tesserato è molto spesso già abbonato. Un’analisi approfondita potrà essere condotta, dunque, solo dopo il 28 novembre. Qualcuno ha definito "un carnet" questa possibilità di assicurarsi subito un posto per tutte le prossime partite. Teoricamente, ci sta. È un carnet-fai-da-te, però. Nel senso che lo si può comporre da soli. Non è il carnet doc. Quello che pensa la Roma è un’altra cosa. Il carnet vero, quello portato avanti dal binomio -Feliziani, amministratore delegato e responsabile della biglietteria della Roma, permetterà di comprare una serie di incontri a prezzo scontato. Il carnet fai-da-te in vendita sul web renderà la vita più facile, ma a prezzo pieno. In comune, le due iniziative hanno solo un elemento: la tessera del tifoso non sarà necessaria. Magari, come sta accadendo adesso con il web-carnet, potrà garantire una prelazione. Perché per questa società, per questa Roma qua, non esistono dei clienti. Esistono dei tifosi. E non può essere il possesso di una tessera a stabilire chi sia più o meno romanista. Oggi, domani e sempre.