IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Litaliano è proprio difficile, un po come il mio olandese. Sto andando a scuola, comincio a capirlo, ma ancora lo parlo poco. Con i compagni, in campo, uso linglese. So pure il tedesco: non serve, però».
Maarten Stekelenburg racconta quanto sia difficile comunicare con i compagni. «Tanti parlano spagnolo con lallenatore. Devo imparare in fretta litaliano. Per farmi comprendere meglio. Ma ogni giorno che passa mi sento più a mio agio». Il portierone non nega che, proprio per colpa della lingua, ha avuto qualche discussione. «Non solo con Heinze, con diversi. Succede, in partita». Il colpo proibito di Lucio a San Siro, è «il passato». «Non ci penso più. Sto bene. Mai pensato a utilizzare il caschetto. Mi da fastidio. Anche con lAjax avevo preso una botta del genere. Di Milano ricordo solo le luci dellambulanza. Non ho avuto il tempo nemmeno di impaurirmi. Per rendermi conto, ho visto limpatto in tv». Contro il Palermo la sua gara migliore: «Certe parate danno fiducia, come quella con la mano destra. Sono sempre stato tranquillo, ma serve anche un po di fortuna».
«Magari riuscissi a segnare pure a Genova». Lamela sogna il bis. Ma come gli altri attaccanti non è sicuro di giocare. Luis Enrique ha elogiato, oltre a De Rossi con il quale «è un piacere lavorare», tutte le punte. Da Borini che «ha fame» a Bojan. Prima convocazione per Greco che «mi piace», non convocato Simplicio dalla lista.
DiBenedetto è a Roma: ieri riunione con Baldissoni e Fenucci, per preparare lassemblea di domani (prevista la presenza del neo consigliere Andrea Gabrielle) e oggi probabile spostamento in Liguria, dove lo aspettano Tacopina e Sabatini che erano sul volo della squadra e Baldini che arriverà da Reggello. Ieri pomeriggio, per il maltempo, la Roma ha rischiato di atterrare a Pisa. Ecografia per Totti: tutto ok, ma non dovrebbe farcela nemmeno per Novara. Rosi e Cicinho da domani in gruppo. Contrattura per Kjaer rimasto a casa.