IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Alzi la mano chi non ci ha pensato... Proprio nel giorno della prima conferenza stampa di Franco Baldini da direttore generale della Roma, sulla capitale è piovuto giù dal cielo il finimondo. Trigoria
Chissà cosa si saranno detti il neo dg romanista e lex ds Pradè nella cena della sera prima nel centro della città per far scaturire le ire di Giove: eppure si racconta di una cena amichevole, una sorta di «rimpatriata» chiarificatrice dopo gli eventi degli ultimi mesi... ma non solo. Così, dribblando i fulmini malefici che i vedovi del passato continuano a mandargli anche a ciel sereno, ieri Baldini nel suo secondo giorno di lavoro a Trigoria, ha trovato il tempo per un altro breve incontro con De Rossi (dopo i dieci minuti «buoni» del giorno prima). Il rinnovo del centrocampista azzurro è il vero nodo contrattuale del momento per la società giallorossa. Non che Fenucci non ci avesse già provato nelle settimane passate, ma probabilmente il nuovo dg è lunico in grado di «spostare» linteresse e le risorse della nuova proprietà su un argomento delicatissimo come quello del rinnovo contrattuale del centrocampista di Ostia: o meglio «capitan futuro». È lunico che può chiedere a DiBenedetto &Co. di fare un «sacrificio» per De Rossi. Anche se, per parlare di «sblocco», bisognerà aspettare lincontro vero quello nel quale dovrà esser presente, gioco forza, anche il procuratore del giocatore Sergio Berti: da lì in avanti si inizierà a fare sul serio.
Ma i segnali sono chiari. La Roma vuole rinnovare il contratto di De Rossi e se il giocatore davvero intende legare il suo futuro alla maglia giallorossa, la società farà di tutto per accontentarlo: insomma andrà più in alto possibile con unofferta che già al momento è molto vicina alla quota massima raggiungibile. Ovvio però che se De Rossi volesse invece fare il colpo della vita (i nove milioni offerti dagli inglesi tanto per intenderci), la situazione diventerebbe ingestibile anche per Baldini. La Roma può provare, andando fuori della «linea guida» che si è prefissata nei parametri del nuovo fair play finanziario, ad alzare il tiro, ma non può far miracoli. E Baldini è arrivato a Trigoria a bordo di una Volvo e non di una slitta rennata!