Facebook e Twitter, la rivoluzione spicca il volo

07/10/2011 alle 10:16.

IL ROMANISTA (D. GALLI/C. ZUCCHELLI) - ARSHAD - manager Shergul Arshad non è solo Digital Business dell’As Roma, che peraltro vuol dire (per ora) essere il padre di Facebook e Twitter giallorossi. E’ di più.

E’ un personaggio unico. Solare. Attivissimo su entrambi i social network (e sarebbe strano il contrario, visto il lavoro che fa), pubblica spesso delle gustosissime foto che lo ritraggono completamente immerso nel mondo As Roma. Esempio. L’altro giorno ha visitato l’Olimpico con Thomas DiBenedetto, Joe Tacopina, il serissimo ad della Roma Claudio e gli altri uomini della cordata USA? Perfetto. Se andate sul suo profilo , lo vedete che finge di dare il calcio d’inizio a centrocampo, poi accanto a Tacopina sotto la Monte Mario e infine nello spogliatoio della Roma che fa per togliersi gli scarpini. E’ nato a Firenze, ma si è seriamente innamorato dei colori giallorossi. Lo sfondo della sua pagina è la quando intona il nome di alla lettura delle formazioni. Già, . Shergul ha per Francesco una sincera ammirazione. Scrive su a proposito del : «I met the legend». Serve tradurre?
AS ROMA ()/OFFICIAL AS ROMA () - club Sono le pagine e figlie della creatività di Shergul Arshad. Oltre a essere una vetrina internazionale per l’As Roma, sono uno strumento di dialogo a distanza con i giornalisti. Bisogna smentire un articolo? La società si affida a . Si annuncia il rifacimento del prato in sintetico di Trigoria? Basta un tweet. Tutto è più lineare, nulla viene più tenuto nascosto.
- giocatore Scrive quasi sempre in inglese e non c’è da stupirsi visto che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita tra Londra e il Galles. è uno di quelli che su (un po’ meno su ) risponde direttamente non solo ai suoi amici ma anche a tutti quei tifosi che gli scrivono specialmente dopo le partite. Esempio: prima di Parma-Roma, dove ha giocato titolare, ha scritto: «Siete pronti per stanotte?». Lui lo era, come si è visto in campo e come gli hanno fatto notare tutte le persone che gli hanno twittato.
CABANELLAS - staff della Roma giovanissimo, ha 24 anni, è su ma naviga meno rispetto ad altri suoi colleghi. E’ possibile vederlo nelle foto che Moreno, Llorente e gli altri membri dello staff della Roma mettono per ricordare le loro serate romane. Lui è sempre sorridente, soprattutto quando vanno a cena fuori.
CICINHO - giocatore Anche lui è su e spiega: «Questo è il mio ufficiale, rispondo a tutti personalmente. Un abbraccio». La foto del suo profilo lo vede in macchina e con gli occhiali da sole, mentre sullo sfondo c’è la sua firma, il logo del suo sponsor e soprattutto tante foto con la maglia della Roma. Spesso augura il buon giorno e la buona notte a tutti, in italiano e portoghese, ma due giorni fa ha twittato la frase più bella: «Forza Roma».
JOSE’ ANGEL - giocatore È uno di quelli più attivi su , e anche WhatsApp, applicazione che permette di chattare sugli smartphone. Inserisce foto e video (derby compreso), prima e dopo ogni partita commenta i risultati e non lesina foto e notizie sulla sua vita privata. Così sappiamo che ha un cane che si chiama Killer e che due sere fa stava giocando alla playstation. Spesso naviga insieme alla fidanzata che lo aiuta in particolare su .
KRKIC - giocatore Twitta soprattutto con gli amici del anche se da qualche settimana non è più attivo come un tempo. Quando stava per trasferirsi a Trigoria ha scritto: «Viva il e Forza Roma». Quando ha fatto gol contro l’Atalanta i tifosi lo hanno riempito di messaggi ed è stato l’argomento del giorno.
LAMELA - giocatore e per lui non fa differenza. Già da tempo Erik Lamela è piuttosto attivo anche se, a dir la verità, parla e commenta soprattutto cose che hanno a che fare con l’Argentina. Probabilmente i social network sono un modo per sentire meno la nostalgia di casa e a 19 anni è anche comprensibile. La foto del suo profilo, su , lo vede con la maglia della Roma (in conferenza, visto che non ha ancora debuttato in campo) ma il suo status è dedicato alla «incredibile vittoria del River per 7-1».
LLORENTE - staff E’ uno dei più attivi su . La foto del suo profilo è splendida, ci sono due ragazze , Carolina e Maria, con le maglie di e . Il mental coach di Trigoria scrive e twitta di continuo, pubblica foto di campo, di allenamento e anche foto private come la scelta del suo gelato (alla Nutella, per la cronaca). Per capire cosa Llorente pensi del derby, basta leggere quello che ha scritto due giorni fa: «Sarà una battaglia, come entrare nel Colosseo ai tempi dei gladiatori». Serve aggiungere altro?
ROBERT MORENO - staff Il vice di Luis Enrique è un altro appassionato di . E si diverte a cinguettare tra pubblico, i complimenti ai giocatori dopo Inter-Roma, e privato, le foto di uno spettacolo teatrale o una visita in Vaticano. A proposito di quest’ultima, qualche giorno fa ha detto: «È una cosa che dovrebbe essere obbligatoria per tutto il mondo». Vagli a dare torto.
LUIS ENRIQUE - staff Foto in bicicletta con felpa della Roma in bianco e nero, 128.777 seguaci che vanno dall’ultimo (che poi è sempre il primo) dei tifosi agli ex compagni del i quali, come Puyol, gli hanno fatto i complimenti per la prima vittoria casalinga sabato scorso contro l’Atalanta. Luis Enrique ha risposto anche se lui usa per rivolgersi direttamente ai tifosi della Roma. Ieri ha pubblicato un video di Steve Jobs, generalmente parla di Roma e calcio. Dopo Parma-Roma, a notte fonda e dopo aver risposto alle domande dei giornalisti, ha scritto: «Sono molto contento di poter dedicare la prima vittoria di questa stagione a tutti i romanisti. Adesso andiamo verso la seconda». Che, puntualmente, è arrivata. Così come la dedica via web: «Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato quando eri in difficoltà. Finalmente ho sentito all’Olimpico Grazie Roma».
OKAKA - giocatore La sua foto su lo vede insieme a due fratelli ed è proprio con la sua famiglia che Stefano interagisce più spesso sul web. Non mancano però amici e compagni di squadra, come Rosi, così come non mancano tifosi che lo invitano a non mollare. Lui, dal canto suo, ci prova. E qualche giorno fa ha scritto come status: «Si soffre in silenzio ma non si molla mai». Qualche giorno fa ha pubblicato una foto di lui a pranzo con Rosi e . Sottotitolo: "I miei fratellini". Bellissimi.
PANNES - manager Se scrivete Mark Pannes sulla stringa di ricerca di , non lo trovate facilmente. Provate con Sandy McFiddish. Fatto? Ok, eccolo. Assieme a Sean Barror, pure lui su dove però è inattivo, è l’uomo incaricato dalla cordata americana di moltiplicare i profitti legati al merchandising romanista. Oltre ad essere un affermato manager del Raptor Accelerator Fund di Pallotta, è un cronista d’eccezione. Su ha raccontato per filo e per segno tutto quello che è successo nella sua ultima due giorni romana in cui, tra l’altro, ha visitato in maniera approfondita l’Olimpico. A giudicare da quello che scrive, dà l’idea di essere uno che si diverte parecchio a fare il suo lavoro. Un po’ come Arshad.
RAPTOR ACCELERATOR FUND - socio AS Roma Non c’è solo DiBenedetto dentro questo grande investimento che è l’As Roma. Il progetto viene seguito con particolare attenzione anche dal Raptor Accelerator Fund di Pallotta. Il fondo è intervenuto con diversi tweet di incitamento. Quando è stata lanciata la pagina dell’As Roma, i primi a dare l’annuncio sono stati loro, gli americani del Raptor Accelerator Fund.
ROSI - giocatore Anche lui si divide tra pubblico e privato su . Esilaranti i suoi siparietti musicali - incomprensibili ai più - con Okaka. Dopo è stato riempito di complimenti in bacheca, lui con semplicità ha ringraziato.
SPICCIARIELLO - portavoce DiBenedetto Portavoce in realtà è riduttivo. E lo è anche lobbista. Socio di Open Gate Italia, la società che gestisce la comunicazione di DiBenedetto, una formazione culturale e professionale che lo ha portato a vivere per un anno nella East Coast, Franco Spicciariello è l’angelo custode di Mr Tom. Ieri lo ha seguito a Londra per il meeting “Leaders in Football”. Interviene regolarmente su , ma nelle ultime ore ha privilegiato . «Che però non può essere considerato una fonte primaria», sottolineava proprio ieri Spicciariello da Londra, « è un aggeggio che va maneggiato con cura. Il giornalismo è un’altra cosa».