De Rossi: "Aspetto il derby con tranquillità. Totti? Non è detto che non giochi. Il mio contratto non deve essere un assillo"

12/10/2011 alle 13:08.

"Cassano smette? Magari, così smetto di sopportarlo in nazionale, qui mi ha distrutto le orecchie". Daniele De Rossi, intervistato da RaiSport, scherza sull'annuncio dei propositi di ritiro (fra tre anni) espressi dal suo ex compagno nella

IL FUTURO - Sull'Europeo che verrà dice che "siamo in seconda fila dopo Spagna, Germania e Olanda, poi ci sono anche Polonia e Ucraina, paesi ospitanti, che sono insidiosi. Nel Mondiale però c'è capitato un girone semplice e siamo arrivati ultimi". Inevitabile la domanda sul derby di domenica prossima. "Questa partita la sento, e ci tengo molto - risponde il romanista -. Sono fortunato perchè gli ultimi li ho sempre vinti. A 21-22 anni il derby lo vivevo male e non facevo buone partite, ora la tendenza è cambiata e ho grande tranquillità". È peggiore l'eventuale assenza di nella Roma o quella di Klose nella Lazio? "Klose è un attaccante che stimo molto - risponde - ma la storia dice che se una squadra come la Roma perde è una brutta batosta". Come va la vicenda del rinnovo del contratto? "Io penso che sia più importante il futuro della Roma che il mio - sottolinea -. A prescindere dal mio contratto il club giallorosso sta creando qualcosa di importante. Se non rinnovo io risparmiano bei soldi e prendono altri calciatori importanti, forti come me. Il mio rinnovo non deve essere un assillo".

(corsport.it)

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Nell'edizione oggi in edicola del Corriere dello Sport ecco altre battute del numero 16 giallorosso a fine match:  «Il derby? Lo aspetto con grande tranquillità. Dite che non ci sarà ? Io le responsabilità che mi prendo sono le stesse, con o senza Francesco, ma non sono sicuro che non ci sia, la storia ci ha insegnato che spesso ci sono grosse sorprese fino all’ultimo. Vi ricordo che contro l’ ha giocato da zoppo e con le punture: se c’è una partita in cui lui può fare qualcosa di più è il der­by. La fascia di capitano? Non ho la fissa della fascia, nè con la Roma, nè con la Nazionale, sono due cose che probabilmente un domani mi toccheranno, ma non è un assillo. A volte vado a controllare le presen­ze, poco tempo fa ho superato Di Bartolomei e mi è sembrato quasi un oltraggio, (...)»