GASPORT (A. PUGLIESE) - A voler essere buoni, gli indizi sono ancora solo due Slovan e Cagliari, anche se il passaggio a vuoto con gli slovacchi è stato doppio. Alla famosa prova, quindi, ne manca ancora uno e la speranza è che non arrivi sabato sera, con l'Inter. Di certo c'è che se bisogna avere pazienza, le scelte di Luis Enrique restano spess
Difesa Dietro il dubbio più grande è ancora e sempre a destra, dove Luis Enrique continua a non «vedere» Cassetti, il miglior esterno destro giallorosso. Cassetti per il tecnico è un centrale utile, visto che Juan ieri si è fermato ancora e così la scelta a destra balla sempre tra Cicinho ipotetico titolare e Rosi. Quel che ne consegue è che lì c'è un buco, con la speranza che Luis Enrique si accorga finalmente della situazione e decida di metterci una toppa. Del resto, Cicinho è appena rientrato da un guaio muscolare e bisognerà verificare la sua eventuale disponibilità. E pensare, invece, che sia Rosi a doversi prendere cura di Zarate o Forlan fa venire già i brividi. A sinistra, invece, non ci sarà José Angel squalificato e allora la soluzione migliore è spostare lì Heinze, che con il Cagliari ha fatto bene, anche se da centrale. Ed invece ieri Luis Enrique ci ha provato proprio Rosi. Pensando, come alternativa, a Taddei altro giocatore che lo spagnolo continua ad utilizzare fuori ruolo.
Attacco Ma novità a Milano potrebbero esserci anche sugli esterni, dove i soldati di Luis Enrique Bojan e Osvaldo rischiano seriamente la panchina, dopo le prove incolori con il Cagliari. Sempre ieri, infatti, davanti l'allenatore ha provato un tridente formato da Totti come punta centrale e Borini e Borriello come attaccanti esterni. Forse il tecnico si è convinto nella seconda parte della sfida con il Cagliari. O forse nei primi 60' di domenica scorsa, quando Bojan soprattutto e Osvaldo hanno strappato più capelli dei tifosi che applausi. Borini, del resto, oltre che essere molto più esterno di tutte le altre punte, dalla sua ha anche la propensione al sacrificio che manca a Bojan e Osvaldo. Borriello, invece, esterno non lo è e questo si sa. Ma in questo momento è in fiducia e può andare in ritmo meglio degli altri due. E chissà che proprio dalle fasce non nasca finalmente una nuova Roma.