Totti, una settimana da precario

05/09/2011 alle 09:43.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Tanti aspettano la settimana delle parole e dei chiarimenti a Trigoria, quando invece dovrà essere la settimana dei fatti. Saranno giorni fondamentali per preparare l'esordio di campionato della Roma, all'Olimpico contro il Cagliari. È una partita già decisiva per gli umori della piazza, messi a dura prova dalle polemiche intorno a Francesco Totti che hanno avvelenato tutta l'estate. Quali scelte farà Luis Enrique? E come deciderà di usare gli acquisti delle ultime ore del mercato, visto che uomini teoricamente molto importanti come Pjanic e Kjaer, impegnati con le loro nazionali nelle qualificazioni europee, avranno nelle gambe solo un paio di allenamenti con i compagni?

Il 4 settembre 1994 segnò il suo primo gol in serie A, proprio all'Olimpico, contro il Foggia. In diciassette anni ne sarebbero seguiti altri 206. Il 5 settembre 2011, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria dopo due giorni di libertà concessi da Lucho alla truppa, per la prima volta da quando non è più un ragazzino (o non è infortunato) non sa se scenderà in campo o meno. Per la prima volta in vita sua è nella condizione di un precario. Probabilmente non pensava potesse mai capitare. Sicuramente non in modo tanto brusco. Il campionato deve ancora iniziare — anche se c'è già stata la delusione dell'eliminazione dall'Europa League — e sembra già di essere ai consuntivi di fine stagione. Chi è sicuro del posto contro il Cagliari di Ficcadenti, proprio l'allenatore che, con il Cesena, aprì la scorsa stagione dei tormenti giallorossi con un pareggio 0-0 all'Olimpico? Stekelenburg, Burdisso, José Angel, . Molto probabilmente Bojan e Cassetti, magari da esterno visto l'infortunio di Cicinho. Poi c'è una serie di ballottaggi da rendere quasi impossibile indovinare l'undici. Per esempio: o Osvaldo? Oppure e Osvaldo? E Gago e possono convivere, magari spostando l'azzurro nel ruolo di intermedio? Per caratteristiche, è un giocatore unico nella «rosa», pur molto ampia, ma sarebbe un segnale giusto per il gruppo farlo partire subito titolare?

Luis Enrique ha detto che, per lui, decide sempre e soltanto la qualità degli allenamenti. Ecco perché quelli da oggi a domenica saranno fondamentali. Più di improbabili faccia a faccia tra e l'allenatore o tra e . Non c'è dubbio: le parole del direttore sportivo non hanno fatto piacere al capitano, che in parte ne ha capito lo spirito, ma di sicuro non ne ha compreso il timing. Tutti parlano di e solo sta zitto. Fino a quando non si sa.