CORSERA (L. VALDISERRI) - Tanti aspettano la settimana delle parole e dei chiarimenti a Trigoria, quando invece dovrà essere la settimana dei fatti. Saranno giorni fondamentali per preparare l'esordio di campionato della Roma, all'Olimpico contro il Cagliari. È una partita già decisiva per gli umori della piazza, messi a dura prova dalle polemiche intorno a Francesco Totti che hanno avvelenato tutta l'estate. Quali scelte farà Luis Enrique? E come deciderà di usare gli acquisti delle ultime ore del mercato, visto che uomini teoricamente molto importanti come Pjanic e Kjaer, impegnati con le loro nazionali nelle qualificazioni europee, avranno nelle gambe solo un paio di allenamenti con i compagni?
Il 4 settembre 1994 Francesco Totti segnò il suo primo gol in serie A, proprio all'Olimpico, contro il Foggia. In diciassette anni ne sarebbero seguiti altri 206. Il 5 settembre 2011, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria dopo due giorni di libertà concessi da Lucho alla truppa, per la prima volta da quando non è più un ragazzino (o non è infortunato) Francesco Totti non sa se scenderà in campo o meno. Per la prima volta in vita sua è nella condizione di un precario. Probabilmente non pensava potesse mai capitare. Sicuramente non in modo tanto brusco. Il campionato deve ancora iniziare anche se c'è già stata la delusione dell'eliminazione dall'Europa League e sembra già di essere ai consuntivi di fine stagione. Chi è sicuro del posto contro il Cagliari di Ficcadenti, proprio l'allenatore che, con il Cesena, aprì la scorsa stagione dei tormenti giallorossi con un pareggio 0-0 all'Olimpico? Stekelenburg, Burdisso, José Angel, De Rossi. Molto probabilmente Bojan e Cassetti, magari da esterno destro visto l'infortunio di Cicinho. Poi c'è una serie di ballottaggi da rendere quasi impossibile indovinare l'undici. Per esempio: Totti o Osvaldo? Oppure Totti e Osvaldo? E Gago e De Rossi possono convivere, magari spostando l'azzurro nel ruolo di intermedio? Per caratteristiche, Miralem Pjanic è un giocatore unico nella «rosa», pur molto ampia, ma sarebbe un segnale giusto per il gruppo farlo partire subito titolare?
Luis Enrique ha detto che, per lui, decide sempre e soltanto la qualità degli allenamenti. Ecco perché quelli da oggi a domenica saranno fondamentali. Più di improbabili faccia a faccia tra Totti e l'allenatore o tra Totti e Sabatini. Non c'è dubbio: le parole del direttore sportivo non hanno fatto piacere al capitano, che in parte ne ha capito lo spirito, ma di sicuro non ne ha compreso il timing. Tutti parlano di Totti e solo Totti sta zitto. Fino a quando non si sa.