
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Mi ha stritolato il ginocchio negli ultimi dieci minuti: Tom, alla fine, era felicissimo.Come me.Ho rischiato di essere lunico presidente della storia giallorossa a non vincere una partita». E lavvocato Roberto Cappelli a raccontare lemozione di DiBenedetto (dopo lennesimo brivido in area giallorossa, durante recupero, è stato inquadrato dalle telecamere mentre si fa il segno della croce) per il primo successo della sua Roma: al Tardini, per limprenditore bostoniano, la prima gara in trasferta in Italia (era già stato il 18 agosto a Bratislava, andata del playoff di Europa League), ma anche lultima da non presidente.
Perché, domani, non è solo il compleanno di Francesco Totti, 35anni. E il giorno del Cda della Roma che lo nominerà, per cooptazione, presidente della società, il 22˚ della storia. Ieri in tribuna con lui, accompagnato allo stadio dalla scorta, anche il suo amico Joe Tacopina, lavvocato italoamericano che entrerà nel nuovo cda e che potrebbe diventare vicepresidente (se non ci saranno ostacoli interni), e Cappelli, attuale presidente ad interim che a fine gara ha definito Totti «strepitoso: mai visto correre così».
Con loro anche lavvocato Mauro Baldissoni, uomo di riferimento del consorzio Usa in Italia, e lad Claudio Fenucci. Cappelli promuove la Roma: «E stata una vittoria importante, la società crede nel progetto. Non abbiamo mai avuto tentennamenti. Io credo che sia un fatto di serietà. Non abbiamo iniziato in maniera improvvisata. Abbiamo fatto un progetto a lungo termine e sapevamo delle difficoltà. Tra laltro non siamo ancora arrivati, sono contento per il successo ma dobbiamo ancora lavorare. Ma con la Banca abbiamo portato il club in mani sicure».