CORSPORT (P. TORRI) - Non è stato certo un inizio di quelli da incorniciare. La Roma è già fuori dallEuropa, ha perso la prima di campionato in casa con il Cagliari e i progressi intravisti sin qui sono stati minimi. La nuova Roma di Luis Enrique ha manifestato
Ci vuole pazienza, serve tempo, concetti che lambiente ha metabolizzato in maniera straordinaria. Ma è chiaro che il tempo e pazienza hanno un limite. Per questa ragione abbiamo posto otto domande a otto illustri ex giallorossi, non tanto per cercare soluzioni - a quelle dovranno pensarci società, tecnici e giocatori quanto per capire quali problemi, nel più breve tempo possibile, la Roma deve risolvere, comprendendo anche le operazioni di mercato e un giudizio sui nuovi arrivati. (..)
Dopo lo Slovan, il Cagliari La società ha chiesto pazienza. Dov'è il limite?
Boniek: Non capisco il concetto di pazienza perché confessarlo vuole dire che ammetti ci siano problemi
Giannini: I tifosi hanno capito tutto, quell'applauso alla fine della partita con il Cagliari lo ha dimostrato. Certo sarà necessario cominciare a fare qualche risultato
Righetti: Il limite sono i progressi. Se la squdra crescerà, l'ambiente avrà la pazienza di aspettare, altrimenti la pazienza finirà
Nela: Non c'è un paletto prefissato. Del resto non ci si può dimenticare che quattro giocatori sono arrivati il 31 agosto
Iorio: Mi pare che la pazienza ci sia. Ora, però, sarà importante che la squadra confermi una tendenza alla crescita
Faccini: I risultati. Anche se i tifosi della Roma hanno dimostrato di saper aspettare. L'importante però è che la squadra in campo dia sempre tutto
Lanna: Il limite della pazienza sono i risultati. Tutti hanno capito che c'è bisogno di tempo, ma a Roma il tempo non è eterno
Balbo: Nel calcio italiano la pazienza è un concetto difficile da far metabolizzare. A Roma, poi, come in tutte le grandi piazze, di pazienza ce ne è ancora meno. Prima arrivano i risultati e meglio è.
Giannini: Difficile giudicare dall'esterno. Può essere però utile e costruttivo pensare anche a un modulo alternativo, direi il quattro- tre-uno-due
Righetti: Il quattro-tre-tre di Luis Enrique è atipico. Per ora comunque mi pare giusto che il tecnico continui sulla sua strada, ha chiesto tempo, diamoglielo
Nela: Io credo che il quattro-tre-tre possa essere il modulo giusto, ma la squadra deve migliorare nella fase di transizione e nella velocità di gioco
Iorio: Sto con Luis Enrique. Sin dall'inizio, hanno puntato su questo modulo e non possono essere certo tre partite a mettere in dubbio tutto
Faccini: Penso che sia stato fatto un mercato per giocare con i tre attaccanti, anche se quelli di Luis Enrique giocano meno esterni di quelli del Barcellona. Diamogli tempo
Lanna: I moduli lasciano il tempo che trovano. L'importante è l'interpretazione che ne fanno i giocatori. Bastano un paio che non siano convinti per far diventare tutto un problema
Balbo: Mi pare prematuro dare giudizi sul modulo. Luis Enrique vuole un calcio offensivo. Se proprio dovessi dargli un consiglio per cambiare, allora gli direi di provare il quattro-due-quattro
Giannini: Se proprio devo trovare un errore, allora dico che io sul mercato probabilmente avrei preso un esterno offensivo in più, Palacio per esempio
Righetti: Tutto sommato credo che sia stato fatto un mercato giusto. Semmai se proprio devo dire qualche cosa, allora dico che la quotazione di Osvaldo è stata un po' esagerata
Nela: Bisogna tener presente quello che ti consente di fare il mercato. Fosse dipeso da me avrei preso un esterno basso destro e un altro a sinistra
Iorio: Vedendola dall'esterno, a me pare che questa Roma abbondi in centravanti perché lo sono Totti, Borriello, Osvaldo e pure Bojan
Faccini: Quello della Roma è stato un mercato coerente. Sono arrivati molti giovani, alcuni sono a Trigoria da pochi giorni, non si può avere tutto e subito
Lanna: Il mercato è stato positivo, avrei semmai preso un altro attaccante esterno, anzi mi sarei tenuto uno come Vucinic
Balbo: Io avrei fatto un altro mercato sapendo di dover giocare con il quattro-tretre. A me sembra che non siano stati risolti i problemi sulle fasce
Quali sono i problemi più evidenti di questa Roma?
Boniek: Mi pare che non tutti i giocatori siano in buone condizioni. E questo porta a una mancanza di velocità che nel calcio di oggi fa tutta la differenza del mondo
Giannini: Sempre a vederla da fuori, a me sembra che sulla fascia destra a questa Roma manchi qualche cosa. E poi ci sono troppre prime punte
Righetti: A me la Roma dà la netta impressione di non riuscire ancora a sviluppare con fluidità quello che gli chiede il suo allenatore
Nela: Credo che i problemi attuali della Roma dipendano soprattutto dal fatto che Luis Enrique non ha potuto lavorare con tutti da luglio, ma solo da pochi giorni. E questo crea problemi di squadra un po' in tutti i reparti
Iorio: In sintesi mi pare che la Roma, oggi come oggi, tiri poco in porta. Un difetto importante soprattutto se si pensa che punta al possesso palla. In più non c'è ancora coesione di squadra
Faccini: In questo momento la Roma è lenta e questa la porta a diventare sin troppo prevedibile con tutti le conseguenze del caso
Lanna: C'è bisogno che la squadra acquisti velocità e intensità di gioco. E questo sarà possibile solo quando diventerà naturale giocare come vuole l'allenatore
Balbo: Mi pare che manchino gli equilibri di squadra, la difesa troppo spesso è scoperta, in attacco si fa fatica a tirare in porta con una certa frequenza. Mi sembra, nel complesso, una Roma poco convinta di quello che fa
Quale finora la delusione sul mercato?
Boniek: Prematuro dire chi ha sorpreso negativamente. Certo è che io mi aspettavo
qualche cosa di più da Bojan, pensavo potesse essere decisivo da subito
Giannini: Non voglio fare nessun nome. Si è giocata appena una partita di campionato, indicare qualcuno mi sembrerebbe ingeneroso
Righetti: Rispondo come Giannini. Direi di aspettare, considerando che nella Roma sono arrivati ben dieci giocatori nuovi, quasi tutti dall'estero, hanno bisogno di tempo
Nela: Prima della decima giornata non mi permetto di dire che quel giocatore o quel-l'altro sono una delusione
Iorio: Presto per rispondere. Sono convinto, per esempio, che il Bojan visto fino adesso non sia quello che vero che è un signor giocatore
Faccini: Così, dopo pochissime partite, mi verrebbe da dire Osvaldo soprattutto in base a quanto è costato. Ma anche a lui diamogli tempo
Lanna: Bojan. E' arrivato dal Barcellona, è abituato alle grandi platee, immaginavo che potesse fare la differenza non accusando eccessivi problemi d'ambientamento
Balbo: Impossibile dare ora un giudizio. Il campionato italiano è difficile per qualsiasi giocatore, figuratevi per un giovane come sono quasi tutti i nuovi giallorossi
Quale la sorpresa in positivo?
Boniek: Jose Angel si sta rivelando veramente una piacevole sopresa. Ha piede, corsa, personalità, può diventare un ottimo giocatore
Giannini: Senza dubbio Jose Angel. Non me lo aspettavo già così pronto per giocare nel nostro campionato
Righetti: Io aspetto con grande fiducia e ottimismo Lamela, un talento. Per quel poco che ho visto bene anche Borini, un ragazzo molto interessante
Nela: Jose Angel che tra l'altro gioca nel mio stesso ruolo. E' bravo, mi sembra uno destinato a fare molto bene perché ha grandi margini di miglioramento
Iorio: Jose Angel. Mi pare che abbia tutto per fare una carriera molto importante, non dimenticate che solo ventidue anni
Faccini: Jose Angel. Ha corsa, tiro, personalità, è uno destinato a diventare devastante
Lanna: Jose Angel e Borini sono i due nuovi che mi hanno sorpreso di più, forse perché sono stati i meno reclamizzati
Balbo: Io penso che la Roma abbia preso tutti bravi giocatori, ma se devo indicare una sorpresa dico Jose Angel
Quale può essere l'obiettivo per questa stagione?
Boniek: Per poter continuare a fare un progetto ambizioso serve arrivare nei primi tre, ma temo che non sarà facile
Giannini: Tra le prime tre, a patto di non perdere ulteriore terreno
Righetti: Un piazzamento tra le prime cinque, per lo scudetto mi pare che oggi come oggi sia piuttosto difficile
Nela: Non c'è obiettivo. La Roma deve tornare a giocare un buon calcio, tutto il resto sarà una conseguenza
Iorio: L'Europa. Sperando che i problemi di questo momento si risolvano in fretta
Faccini: Io credo che l'obiettivo debba essere quello di gettare le basi per costruire una Roma che torni a far divertire i suoi tifosi
Lanna: Può lottare per la qualificazione Champions ma a patto di risolvere in fretta i problei con cui si sta confrontando in questo momento
Balbo: Dipende dalle prossime sei-partite, se saranno positive con l'entusiasmo che si genererà, può arrivare tra le prime cinque che comprendono pure i posti per la Champions
Inter-Roma di sabato sarà già decisiva?
Boniek: No, però una seconda sconfitta sarebbe davvero molto dolorosa
Giannini: No, ma certo sarebbe molto utile tornare da San Siro con un risultato positivo, tra l'altro mi pare che l'Inter non stia meglio
Righetti: No, la sfida di sabato prossimo a mio giudizio è decisiva soltanto per Gasperini
Nela: No, dopo ci sarebbero comunque ancora trentasei partite da giocare. Sono tantissime
Iorio: No, però è vero che un'altra sconfitta potrebbe alterare l'umore dell'ambiente giallorosso
Faccini: No, ma è una sfida che comunque vale parecchio per entrambe le squadre
Lanna: No è troppo presto perché possa essere decisiva. Potrebbe, semmai, esserlo se la Roma vincesse perchè nascerebbe un entusiasmo che potrebber risolvere tutti o quasi i problemi
Balbo: Conoscendo l'ambiente romanista, io dico sì o quasi.