«Tifosi maturi Roma da podio»

13/09/2011 alle 09:28.

CORSPORT (P. TORRI) - Non è stato certo un inizio di quelli da incorniciare. La Roma è già fuori dall’Europa, ha perso la prima di campionato in casa con il Cagliari e i progressi intravisti sin qui sono stati minimi. La nuova Roma di Luis Enrique ha manifestato



Ci vuole pazienza, serve tempo, concetti che l’ambiente ha metabolizzato in maniera straordinaria. Ma è chiaro che il tempo e pazienza hanno un limite. Per questa ragione abbiamo posto otto domande a otto illustri ex giallorossi, non tanto per cercare soluzioni - a quelle dovranno pensarci società, tecnici e giocatori ­quanto per capire quali problemi, nel più breve tempo possibile, la Roma deve risolvere, comprendendo anche le operazioni di mercato e un giudizio sui nuovi arrivati. (..)

 

 

Dopo lo Slovan, il Cagliari La società ha chiesto pazienza. Dov'è il limite? 

Boniek: Non capisco il concetto di pazien­za perché confessarlo vuole dire che am­metti ci siano problemi 



Giannini:
 I tifosi hanno capito tutto, quel­l'applauso alla fine della partita con il Ca­gliari lo ha dimostrato. Certo sarà necessa­rio cominciare a fare qualche risultato 



Righetti:
 Il limite sono i progressi. Se la squdra crescerà, l'ambiente avrà la pazien­za di aspettare, altrimenti la pazienza fini­rà 



Nela:
 Non c'è un paletto prefissato. Del re­sto non ci si può dimenticare che quattro giocatori sono arrivati il 31 agosto 



Iorio:
 Mi pare che la pazienza ci sia. Ora, però, sarà importante che la squadra con­fermi una tendenza alla crescita 



Faccini:
 I risultati. Anche se i tifosi della Roma hanno dimostrato di saper aspettare. L'importante però è che la squadra in cam­po dia sempre tutto 



Lanna:
 Il limite della pazienza sono i risul­tati. Tutti hanno capito che c'è bisogno di tempo, ma a Roma il tempo non è eterno 



Balbo:
 Nel calcio italiano la pazienza è un concetto difficile da far metabolizzare. A Roma, poi, come in tutte le grandi piazze, di pazienza ce ne è ancora meno. Prima arri­vano i risultati e meglio è.

 

 

 
Luis Enrique va avanti con il E' il modulo giusto per questo gruppo di giocatori? Se no, quale l'alternativa migliore? 
 
Boniek: Con questo gruppo di giocatori faccio fatica a mettere in campo il quattro­tre- tre. Osvaldo, per esempio, è un centra­vanti, così come Borriello, fanno fatica a giocare da punta esterna. Come alternativa potrebbe esserci quella di un trequartista dietro a due centravanti 



Giannini:
 Difficile giudicare dall'esterno. Può essere però utile e costruttivo pensare anche a un modulo alternativo, direi il quat­tro- tre-uno-due



Righetti:
 Il quattro-tre-tre di Luis Enrique è atipico. Per ora comunque mi pare giusto che il tecnico continui sulla sua strada, ha chiesto tempo, diamoglielo 



Nela:
 Io credo che il quattro-tre-tre possa essere il modulo giusto, ma la squadra de­ve migliorare nella fase di transizione e nella velocità di gioco 



Iorio:
 Sto con Luis Enrique. Sin dall'inizio, hanno puntato su questo modulo e non pos­sono essere certo tre partite a mettere in dubbio tutto 



Faccini:
 Penso che sia stato fatto un mer­ per giocare con i tre attaccanti, anche se quelli di Luis Enrique giocano meno esterni di quelli del . Diamogli tempo 



Lanna:
 I moduli lasciano il tempo che tro­vano. L'importante è l'interpretazione che ne fanno i giocatori. Bastano un paio che non siano convinti per far diventare tutto un problema 



Balbo:
 Mi pare prematuro dare giudizi sul modulo. Luis Enrique vuole un calcio of­fensivo. Se proprio dovessi dargli un consi­glio per cambiare, allora gli direi di prova­re il quattro-due-quattro 
 
Ci sono stati errori sul mercato?
 
Boniek: Ho capito poco, valutazione com­presa, l'acquisto di Osvaldo che per me è un centravanti. E forse nella Roma di cen­travanti ce ne sono troppi, così come c'è qualche altro doppione

Giannini: Se proprio devo trovare un erro­re, allora dico che io sul mercato probabil­mente avrei preso un esterno offensivo in più, Palacio per esempio

Righetti: Tutto sommato credo che sia sta­to fatto un mercato giusto. Semmai se pro­prio devo dire qualche cosa, allora dico che la quotazione di Osvaldo è stata un po' esa­gerata

Nela: Bisogna tener presente quello che ti consente di fare il mercato. Fosse dipeso da me avrei preso un esterno basso e un altro a sinistra

Iorio: Vedendola dall'esterno, a me pare che questa Roma abbondi in centravanti perché lo sono , Borriello, Osvaldo e pure Bojan

Faccini: Quello della Roma è stato un mer­ coerente. Sono arrivati molti giovani, alcuni sono a Trigoria da pochi giorni, non si può avere tutto e subito

Lanna: Il mercato è stato positivo, avrei semmai preso un altro attaccante esterno, anzi mi sarei tenuto uno come Vucinic

Balbo: Io avrei fatto un altro mercato sa­pendo di dover giocare con il quattro-tre­tre. A me sembra che non siano stati risol­ti i problemi sulle fasce

 

 

Quali sono i problemi più evidenti di questa Roma?

Boniek: Mi pare che non tutti i giocatori siano in buone condizioni. E questo porta a una mancanza di velocità che nel calcio di oggi fa tutta la differenza del mondo 



Giannini:
 Sempre a vederla da fuori, a me sembra che sulla fascia destra a questa Ro­ma manchi qualche cosa. E poi ci sono trop­pre prime punte 



Righetti:
 A me la Roma dà la netta impres­sione di non riuscire ancora a sviluppare con fluidità quello che gli chiede il suo al­lenatore 



Nela:
 Credo che i problemi attuali della Roma dipendano soprattutto dal fatto che Luis Enrique non ha potuto lavorare con tutti da luglio, ma solo da pochi giorni. E questo crea problemi di squadra un po' in tutti i reparti 



Iorio:
 In sintesi mi pare che la Roma, oggi come oggi, tiri poco in porta. Un difetto im­portante soprattutto se si pensa che punta al possesso palla. In più non c'è ancora coe­sione di squadra 



Faccini:
 In questo momento la Roma è len­ta e questa la porta a diventare sin troppo prevedibile con tutti le conseguenze del ca­so 



Lanna:
 C'è bisogno che la squadra acquisti velocità e intensità di gioco. E questo sarà possibile solo quando diventerà naturale giocare come vuole l'allenatore 



Balbo:
 Mi pare che manchino gli equilibri di squadra, la difesa troppo spesso è sco­perta, in attacco si fa fatica a tirare in por­ta con una certa frequenza. Mi sembra, nel complesso, una Roma poco convinta di quello che fa

 

Quale finora la delusione sul mercato? 

Boniek: Prematuro dire chi ha sorpreso negativamente. Certo è che io mi aspettavo

qualche cosa di più da Bojan, pensavo po­tesse essere decisivo da subito

Giannini: Non voglio fare nessun nome. Si è giocata appena una partita di campiona­to, indicare qualcuno mi sembrerebbe in­generoso

Righetti: Rispondo come Giannini. Direi di aspettare, considerando che nella Roma sono arrivati ben dieci giocatori nuovi, qua­si tutti dall'estero, hanno bisogno di tempo

Nela: Prima della decima giornata non mi permetto di dire che quel giocatore o quel-l­'altro sono una delusione

Iorio: Presto per rispondere. Sono convin­to, per esempio, che il Bojan visto fino ades­so non sia quello che vero che è un signor giocatore

Faccini: Così, dopo pochissime partite, mi verrebbe da dire Osvaldo soprattutto in ba­se a quanto è costato. Ma anche a lui diamo­gli tempo

Lanna: Bojan. E' arrivato dal , è abituato alle grandi platee, immaginavo che potesse fare la differenza non accusan­do eccessivi problemi d'ambientamento

Balbo: Impossibile dare ora un giudizio. Il campionato italiano è difficile per qualsia­si giocatore, figuratevi per un giovane co­me sono quasi tutti i nuovi giallorossi

Quale la sorpresa in positivo?

Boniek: Jose Angel si sta rivelando vera­mente una piacevole sopresa. Ha piede, corsa, personalità, può diventare un ottimo giocatore

Giannini: Senza dubbio Jose Angel. Non me lo aspettavo già così pronto per giocare nel nostro campionato

Righetti: Io aspetto con grande fiducia e ottimismo Lamela, un talento. Per quel po­co che ho visto bene anche , un ra­gazzo molto interessante

Nela: Jose Angel che tra l'altro gioca nel mio stesso ruolo. E' bravo, mi sembra uno destinato a fare molto bene perché ha gran­di margini di miglioramento

Iorio: Jose Angel. Mi pare che abbia tutto per fare una carriera molto importante, non dimenticate che solo ventidue anni

Faccini: Jose Angel. Ha corsa, tiro, perso­nalità, è uno destinato a diventare deva­stante

Lanna: Jose Angel e sono i due nuo­vi che mi hanno sorpreso di più, forse per­ché sono stati i meno reclamizzati

Balbo: Io penso che la Roma abbia preso tutti bravi giocatori, ma se devo indicare una sorpresa dico Jose Angel

 

Quale può essere l'obiettivo per questa stagione?

 Boniek: Per poter continuare a fare un progetto ambizioso serve arrivare nei pri­mi tre, ma temo che non sarà facile

Giannini: Tra le prime tre, a patto di non perdere ulteriore terreno

Righetti: Un piazzamento tra le prime cin­que, per lo scudetto mi pare che oggi come oggi sia piuttosto difficile

Nela: Non c'è obiettivo. La Roma deve tor­nare a giocare un buon calcio, tutto il resto sarà una conseguenza

Iorio: L'Europa. Sperando che i problemi di questo momento si risolvano in fretta

Faccini: Io credo che l'obiettivo debba es­sere quello di gettare le basi per costruire una Roma che torni a far divertire i suoi ti­fosi

Lanna: Può lottare per la qualificazione ma a patto di risolvere in fret­ta i problei con cui si sta confrontando in questo momento

Balbo: Dipende dalle prossime sei-partite, se saranno positive con l'entusiasmo che si genererà, può arrivare tra le prime cinque che comprendono pure i posti per la Cham­pions

 



Inter-Roma di sabato sarà già decisiva?

Boniek: No, però una seconda sconfitta sa­rebbe davvero molto dolorosa

Giannini: No, ma certo sarebbe molto uti­le tornare da San Siro con un risultato po­sitivo, tra l'altro mi pare che l'Inter non stia meglio

Righetti: No, la sfida di sabato prossimo a mio giudizio è decisiva soltanto per Gaspe­rini

Nela: No, dopo ci sarebbero comunque an­cora trentasei partite da giocare. Sono tan­tissime

Iorio: No, però è vero che un'altra sconfit­ta potrebbe alterare l'umore dell'ambiente giallorosso

Faccini: No, ma è una sfida che comunque vale parecchio per entrambe le squadre

Lanna: No è troppo presto perché possa es­sere decisiva. Potrebbe, semmai, esserlo se la Roma vincesse perchè nascerebbe un en­tusiasmo che potrebber risolvere tutti o quasi i problemi

Balbo: Conoscendo l'ambiente romanista, io dico sì o quasi.