
CORSPORT (A. GHIACCI) - Al momento del suo arrivo a Trigoria la nuova proprietà della Roma di una cosa era già sicura: in Italia, un progetto che parte dai giovani, non può avere base migliore di quella giallorossa. Una cantera - se è vero come è vero che il modello da seguire è quello spagnolo in generale e del Barcellona in particolare - che da sempre garantisce buoni frutti.
Serie A, B e Lega Pro sono piene di calciatori usciti dal vivaio della Roma. Non solo: nellultima stagione i risultati parlano di una Primavera Campione dItalia e finalista di Coppa Italia, e di Allievi e Giovanissimi arrivati alle finali-scudetto. Il nuovo piano poi si fonda poi sullimpostazione di ununica filosofia di gioco, dai più piccoli fino alla prima squadra. (...) La Primavera giallorossa si gioca la rivincita della Coppa Italia persa proprio allOlimpico con la Fiorentina il 30 marzo scorso, in palio cè il primo trofeo stagionale, la Supercoppa di categoria.
La Roma punterà sui gioielli pronti, quelli che vivranno il nuovo anno con un piede tra i giovani e uno in prima squadra: Viviani e Caprari su tutti, già ampiamente svezzati, ma anche Verre, che Luis Enrique tiene in grande considerazione. E ancora i nuovi acquisti Tallo, attaccante ivoriano già paragonato a Ibrahimovic, e Nego, esterno destro difensivo che ha chiuso da poco lavventura al Mondiale Under 20 con la Francia. (...) In attesa, naturalmente, dei futuri rientri dei vari Antei, Crescenzi, DAlessandro, Florenzi, Bertolacci, Stoian, Montini, Frascatore, Pettinari, Sini. No, non sono tutti. Sono soltanto gli ultimi frutti della cantera giallorossa...
Niente paura. E la parola dordine di Alberto De Rossi alla vigilia della sfida di Supercoppa Primavera che si disputerà questa sera contro la Fiorentina allo Stadio Olimpico ( ore 21). Niente paura, anche se lultimo precedente contro i viola è quello della finale di Coppa Italia giocata (e persa) proprio allOlimpico di fronte a 25.000 tifosi. Un precedente che, parole di De Rossi, « ha lasciato lamaro in bocca » . Allora il fattore campo contribuì a far tremare le gambe dei futuri campioni dItalia. Oggi non ci sarà quel tipo di cornice di pubblico (biglietti acquistabili fino al calcio dinizio. Tribuna Tevere a 8 euro), ma non è questo a lasciare più tranquillo De Rossi. Il tecnico della Roma non mostra incertezze perché è convinto di avere una squadra complessivamente più matura. (...)
PROPOSITIVI -«Saremo meno impauriti e più propositivi- spiega De Rossi - L'anno scorso c'era un enorme divario per quel riguardava fisico ed età ». Una sconfitta dalla quale, paradossalmente, è nato il meglio di quella squadra Primavera, tra cavalcata trionfale verso lo scudetto e tanti ragazzi ad affacciarsi al calcio dei grandi. Un'esperienza dalla quale Viviani, Verre e Caprari tornano maturati.« Li ho trovati notevolmente cresciuti. Il lavoro quotidianocon i giocatori e lo staff della prima squadra fa crescere i ragazzi. Dal punto di vista mentale non temo cali perché i ragazzi sentono molto questa partita, che vivono come qualcosa legato ancora allo scorso anno ».
MODULO- Proprio il ritorno dei tre della prima squadra potrebbe indurre De Rossi ad accantonare il 4-3-3 provato in precampionato per affidarsi al collaudato 4-2-3-1. Il tecnico non si sbottona ma sottolinea:«Il modulo viene determinato dalle qualità e dalle caratteristiche dei ragazzi a disposizione. Ho incontrato Luis Enrique e il suo staff ma non mi hanno detto niente al riguardo». Una collaborazione,quella con la prima squadra, di cui 'l'aziendalista' De Rossi va orgoglioso. «Spero che continueremo a essere in stretto contatto. Lavoriamo tutti per la Roma e ci deve essereunitàd'intenti ».
FORMAZIONE- Oltre al modulo i dubbi di formazione riguardano in particolare il pacchetto arretrato. In mezzo alla difesa De Rossi ha dovuto prendere atto dei forfait di Carboni e Romagnoli e dovrebbe proporre la coppia più collaudata composta da Orchi e Barba. Se Nego partirà dal primo minuto Sabelli verrà dirottato sulla sinistra, altrimenti spazio a Barba sulla fascia mancina con Sabelli nel suo ruolo naturale e il probabile inserimento di Rosato al centro della difesa. In avanti probabile staffetta Tallo-Leonardi, con lex Chievo («gioca per la squadra e fa gol »i complimenti di un entusiasta De Rossi) che ancora non ha i 90 nelle gambe. Non ci sarà Florentin Matej, il trequartista romeno che ha salutato Trigoria dopo un periodo di prova che non ha convinto in pieno De Rossi.