Osvaldo illude, Vitiello fa male

23/09/2011 alle 10:17.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Stavolta gli applausi non ci sono. Stavolta, quando l’arbitro Guida decreta la fine di RomaSiena (1-1, fa male solo a scriverlo), sono solo fischi. Perché va bene il possesso palla – stradominato – vanno bene i salvataggi sulla linea, va bene il primo gol di Osval

Perché va bene il possesso palla – stradominato – vanno bene i salvataggi sulla linea, va bene il primo gol di Osvaldo, va bene di nuovo anche Perrotta terzino, ma contro il Siena bisognava fare solo una cosa: vincere. E la vittoria non è arrivata. Non che non l’avrebbe meritata la Roma che ha dominato i toscani di Sannino per oltre 70 minuti salvo poi crollare fisicamente, come già accaduto contro Cagliari e Inter. Un calo talmente evidente che bastava vedere Luis Enrique in piedi di fronte la panchina inferocito con la squadra che, minuto dopo minuto, arretrava sempre più pericolosamente. Sfiorando sì il gol, soprattutto con , ma rischiando continuamente di prenderlo. Cosa che, quasi all’ultimo minuto, è successa.

E le mani sul volto di , straordinario per intensità fino all’ultimo minuto, sono la fotografia di una notte, l’ennesima di questo inizio stagione, da dimenticare. Una notte cominciata, così come a Milano, con Perrotta , Burdisso e Kjaer in difesa insieme al rientrante José Angel, , Pizarro e a centrocampo e , Osvaldo e Borriello in attacco. La prima occasione, e come ti sbagli, porta la firma di che al 5’ ci prova su punizione dal vertice sinistro dell’area. La Roma attacca, il Siena riparte in velocità e al quarto d’ora è pericoloso con Brienza che, ben servito da Angelo, colpisce di testa trovando però sulla sua strada un ottimo che respinge. La Roma torna a farsi vedere con Borriello che servito da cerca il tiro a giro – di – ma non inquadra la porta. Al minuto 19 la dimostrazione che la classe e l’umiltà di non conoscono limiti: Angelo ha una prateria sulla destra, si invola verso il fondo del campo, a rincorrerlo, impedendogli di crossare, c’è Lui, il . Che è bravo pure come terzino e infatti si prende cori e applausi di tutto l’Olimpico. Adesso è il Siena che fa la partita, ma al 25’ la Roma passa in vantaggio: Borriello riceve da José Angel e mette in mezzo per Osvaldo che non deve far altro che, di , spingere il pallone in rete sotto la Nord. L’argentino esulta con le mani dietro le orecchie, la squadra lo abbraccia, Borriello invita tutti “a stare calmi” e ha ragione visto che due minuti dopo Calaiò lascia sul posto Perrotta e manda di poco a lato.

I romanisti tirano un sospiro di sollievo così come fa Gago, che a bordo campo si scalda per entrare al posto di Pizarro. Lo farà all’inizio del secondo tempo e sarà proprio lui ad innescare l’azione che poi vede Osvaldo tentare la conclusione dal limite dell’area con Brkic che respinge senza problemi. Qualche problema in più lo crea invece Bolzoni che di testa si scontra prima con Kjaer e poi riesce a colpire sfiorando la traversa. Ancora applausi per al quarto d’ora quando, unico terminale avanzato, trova la forza di andare da solo a pressare i portatori di palla del Siena. Si fa vedere anche José Angel da 30 metri ma il suo tiro viene respinto da Brkic. Luis Enrique cambia in attacco: fuori Borriello, applauditissimo da tutto lo stadio (DiBenedetto compreso) e dentro . Brividi al 24’ quando Gonzalez di testa da distanza ravvicinata batte a rete ma trova, come a Milano, Kjaer sulla linea che salva colpendo il pallone tra testa e petto. Al 36’ prende palla e calcia dal limite dell’area sotto la Sud con il pallone che esce di un niente.

La partita della Roma finisce lì, la squadra non ne ha più, Luis Enrique si imbestialisce al limite dell’area tecnica e fa segno alla squadra di uscire. Lo stadio capisce il momento e incita la squadra soprattutto quando, al minuto 42’ Gonzalez approfittando di un pallone perso dall’esausto a centrocampo sfiora il palo alla sinistra di andando a un passo dal pareggio. Che puntuale arriva: Brienza prende il palo e tale Vitiello, al primo gol in Serie A, è il più rapido di tutti a prendere il pallone e a piazzarlo alle spalle di . La Roma, con la forza della disperazione, cerca il 2-1 che Osvaldo si divora quando, dopo una punizione perfetta di Cicinho, di testa manda fuori. Ci provano tutti, all’ultimo secondo chiede un calcio d’angolo ma l’arbitro fischia la fine. E piovono soltanto un mare di fischi. Da cui emerge solo il coro dei tifosi del Siena “Vincerete il tricolor”. Non poteva esserci finale peggiore.