CORSPORT (G. D'UBALDO) - Roberto Mancini sembra essersi arreso di fronte alla possibilità di portare al Manchester City Daniele De Rossi, un suo vecchio pallino da qualche anno. Ieri, alla vigilia della sfida con il Napoli, il tecnico di Jesi ha parlato anche del centrocampista giallorosso: «E' un giocatore della Roma e credo che come Totti finirà la carriera lì. Penso che sia uno dei più grandi centrocampisti al mondo, ma credo che rimarrà alla Roma per sempre. Escludo assolutamente un'offerta per lui». (...)
DISTANZE - De Rossi è indiscutibilmente legato alla società giallorossa, ma le trattative per il rinnovo del contratto vanno a rilento, nonostante l'ottimismo dichiarato dai dirigenti. Incontri in programma al momento non ce ne sono, la Roma vuole accontentare De Rossi nelle sue richieste, ma c'è una differenza di 1,3 milioni a stagione. La richiesta del centrocampista sarebbe di 6,5 milioni all'anno. Daniele De Rossi ha il contratto in scadenza il 30 giugno del prossimo anno e la Roma non può permettersi di perdere un giocatore del suo calibro a livello tecnico, nè può correre il rischio di lasciare andare via un patrimonio della società a parametro zero. L'amministratore delegato Claudio Fenucci rappresenta il club con Sabatini nella trattativa per il rinnovo: «Sono certo che risolveremo la questione il prima possibile». (...)
PUNTO FERMO - L'interessamento del Manchester era stato ammesso da Walter Sabatini, anche se non si era mai entrati in una vera e propria trattativa per la precisa posizione della Roma, non intenzionata a prendere in considerazione la cessione del centrocampista, come aveva spiegato il direttore sportivo. La peggiore delle ipotesi è quella di perdere De Rossi a parametro zero. « Ma Daniele darà il cento per cento fino alla fine » , ha detto il direttore sportivo. De Rossi è un giocatore fondamentale per Luis Enrique, il punto di riferimento in campo.
BAGARRE - Il centrocampista azzurro, dopo la partita contro le Far Oer, aveva detto che era in ballo una questione economica: lui vuole guadagnare qualcosa in più, la società vuole risparmiare. Ma anche lo sviluppo della stagione in corso può condizionare la decisione del giocatore. La prospettiva di restare per il secondo anno consecutivo fuori dalle Coppe europee potrebbe indurlo a prendere una decisione dolorosa. (...)