Kjaer, Pjanic e Osvaldo. Col Cagliari si cambia?

05/09/2011 alle 09:56.

GASPORT (A. PUGLIESE) - «La Roma? Squadra forte e competitiva, per fare risultato dovremo essere al top». Le paure di Massimo Ficcadenti, tecnico del Cagliari, coincidono esattamente con le speranze di Luis Enrique. Che da oggi tornerà a lavorare a Trigoria con un occhio fisso proprio alla sfida di domenica prossima, contro i sardi. Una gara con dentro mille significati. L'esordio in campionato, il riscatto post-Slovan e la prima ufficiale dei molti volti nuovi giallorossi. Ma chi ci sarà davvero?

Situazione Considerando che di mezzo ci sono le nazionali e che Luis Enrique i giocatori, prima di mandarli in campo, vuole vederli per un po' dal vivo, gli occhi in settimana saranno tutti puntati su Simon Kjaer e . Perché loro? Perché tra i nuovi, sono quelli che sembrano avere più possibilità di giocare. E perché, sempre tra i nuovi, sono anche quelli che sembrano essere più utili ed imprescindibili in questo momento storico della rivoluzione giallorossa. Kjaer perché Juan è ancora in fase di stallo e Burdisso deve convivere con le noie muscolari. , invece, perché a centrocampo l'emorragia di qualità attualmente è alta ed il talento bosniaco sembra l'unico in grado di tamponarla un po'.

Top player Ma che mercato è stato, a conti fatti, quello della Roma? « e Lamela possono diventare dei top player, mentre gli altri sono dei buoni giocatori — dice Alessandro Lucci, agente che dalle parti di Trigoria ha ottime relazioni — Vucinic? No, Mirko è diverso, lui è assolutamente già un top player». Vero, e il suo posto domenica con il Cagliari dovrebbe invece essere preso da un altro volto nuovo, quell'Osvaldo arrivato tra qualche imbarazzo per i costi eccessivi, ma che nei primi allenamenti a Trigoria ha fatto vedere cose già molto interessanti. L'italoargentino, probabilmente, andrà a collocarsi sul fronte dell'attacco, con Bojan dalla parte opposta e sempre che non ci siano altre fiamme a Trigoria centralmente. Lamela, invece, no, per lui bisognerà aspettare ancora un po', probabilmente almeno due settimane. La caviglia comincia a reagire bene, si sta rinforzando, ma evitare ricadute e rischi inutili è l'obiettivo primario. E gli altri? Considerando che Heinze nonostante la qualità non proprio eccelsa che la Roma ha sugli esterni difensivi non rientra tra i sogni attuali di Luis Enrique, con il Cagliari potrebbe anche vedersi un altro dei volti nuovi ed attesi, quello di Fernando Gago. Non è una certezza, però, perché l'argentino gioca nello stesso ruolo di e lì, davanti alla difesa, Daniele è praticamente inamovibile. E poi quello è un ruolo così delicato nei meccanismi di Luis Enrique che non bastano dieci giorni per apprenderne tutti i movimenti. Più facile che Gago si accomodi al fianco di , in posizione di intermedio. Se non addirittura in panchina, che certo, per uno che arriva dal Real Madrid, non è proprio una bella partenza. Nego, invece, per ora lo abbiamo visto solo con la Primavera sabato scorso. «La sua prestazione? È sotto gli occhi di tutti, ha giocato con un solo allenamento alle spalle», ha detto alla fine Alberto . Che poi, per correggere il tiro, ha aggiunto. «Comunque, ha giocato una buona partita». Difficile credergli, non è certo lui Nego che risolverà il problema degli esterni.