
IL ROMANISTA (V. META) - Si scrive Italia, si legge Fabio Borini. È lultimo arrivato in casa Roma, migliore in campo per distacco, il grande protagonista del successo che inaugura il nuovo biennio
Che fosse la giornata di Borini era apparso evidente fin dallinizio, visto che il primo tiro in porta del match porta la firma dellattaccante bolognese, rapidissimo nel liberarsi e concludere al volo in diagonale, palla fuori di poco. Passano cinque minuti e Fabio ci riprova, stavolta in versione assist-man per Gabbiadini, chiuso dalla difesa. Quello che va in scena nel primo tempo è poco più di un monologo Ungheria-Borini, con il numero nove vicinissimo al gol poco dopo la mezzora, controllo e sinistro violento che si schianta sullincrocio dei pali. Nella ripresa Gabbiadini smette i panni del centravanti pericoloso ma impreciso per quelli del goleador opportunista e implacabile: minuto numero due, Santon si sgancia sulla destra e serve Florenzi, cross al bacio per la testa dellex Cittadella e palla in rete sul primo palo. Dopo altri due tentativi di Borin semplicemente imprendibile per la difesa ungherese -, tocca ancora a Gabbiadini raddoppiare ribadendo in rete una punizione battuta da Fausto Rossi e toccata di testa da Caldirola: gol bello e pesante, che gli vale la standing ovation. Ma il personalissimo show di Borini non può finire senza il botto finale, e allora ecco che al 37 Fabio anticipa tutti sul tocco in area di un tenace Mattia Destro e mette dentro il pallone del definitivo 3-0, buono per far felice Ferrara («Un esordio perfetto, è stata la nostra gara più bella») e pure Luis Enrique, che da oggi avrà a disposizione unarma in più.