REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Al 18 agosto, data che sancirà il definitivo passaggio della Roma, manca ancora tempo. Già domani, però, come ampiamente annunciato, DiBenedetto e Unicredit sanciranno con la sigla sui documenti del pre closing, sulla scorta dei documenti definiti venerdì.
"Domani sanciremo l'accordo, la definirei una giornata importante", l'ammissione di Fenucci. Di fatto, l'ultimo step prima di chiudere la partita più lunga della storia del club giallorosso. Così, mentre l'assemblea dei soci approva l'ingresso nel cda di nuovi consiglieri cooptati in sostituzione della dimissionaria famiglia Sensi, si continua anche a pensare al mercato. Con un'attenzione particolare al rinnovo di contratto di De Rossi.
"RINNOVO A INIZIO CAMPIONATO" - "Per De Rossi speriamo di chiudere per l'inizio della stagione sportiva". Più che una promessa, la volontà di tutto il nuovo corso a stelle e strisce, quella espressa dall'amministratore delegato Claudio Fenucci lasciando l'assemblea dei soci. Una volontà che, però, per essere soddisfatta, richiederà ancora lavoro. Lo sa bene il neo amministratore delegato del club. "Abbiamo presentato un'offerta, penso che alla fine ne verremo a capo, dovremo strutturare un contratto flessibile tra le richieste del giocatore e l'orientamento della società". Tradotto: si dovrà, oltre a un fisso, giocare sulle cifre di diritti di immagine, premi a rendimento e a obiettivi, per superare la differenza tra un'offerta, quella della Roma, che non raggiunge i 5 milioni, e la richiesta iniziale da 6 avanzata dal centrocampista.
Che, nelle ultime ore, ha fatto sapere ai dirigenti di Trigoria di essere prono a mettere da parte le insistenze del City, pronto a versargli 9 milioni di euro netti a stagione per portarlo a Manchester, pur di restare nella capitale. "Lui vuole restare, noi lo vogliamo tenere" conferma Fenucci, "ma non c'è una programmazione per chiudere un accordo. Stiamo lavorando con l'agente, speriamo in un chiusura il prima possibile. Magari prima dell'inizio della stagione sportiva". Sarebbe meglio per tutti. Anche perché da Milano, sponda rossonera, c'è chi vigila in silenzio, meditando un affondo a sorpresa. Magari per la fine agosto, quando alla Roma, senza un rinnovo, non resterebbero troppi margini di scelta.
BORRIELLO IN PARTENZA - Ma il mercato della Roma passa anche da altri obiettivi. Ceduto Vucinic alla Juventus, si attende l'arrivo di Stekelenburg ("Lo ufficializzeremo in settimana", giura Fenucci) e si continua a guardare al centravanti. L'idea Nilmar resta tale, anche per le condizioni non sfavillanti del giocatore, oltre che per il veto del presidente del Villarreal. La novità delle ultime ore, semmai, è la possibilità sempre più concreta di un addio di Borriello: Luis Enrique, coperto per il ruolo di centravanti da Totti e Bojan, vede il giocatore come esterno d'attacco. Ruolo che al numero 22 non piace. Leonardo prima di firmare per il Psg lo ha chiamato per sondarne la disponibilià: risposta favorevole che i sontuosi investimenti arabi per il club parigino hanno rinsaldato più di molte promesse. Per ora, però, dal Parco dei principi attendono. Sperando di giocare sul prezzo con la Roma, che dopo aver speso 10 milioni per riscattarlo, non intende sedersi al tavolo per meno di 12-15 milioni. Lotta di nervi destinata ad entrare nel vivo tra la prossima settimana.
BURDISSO NON SI OPERA - Da oggi, invece, è tornato a Trigoria Burdisso. Breve vacanza dopo la coppa America, finita come peggio non avrebbe potuto per l'Argentina padrona di casa, poi subito in campo. Scongiurata, almeno per il momento, l'operazione per ridurre l'infiammazione nella zona inguinale, che lo ha limitato nella manifestazione sudamericana. Senza Juan, ancora alle prese con un problema al ginocchio che non gli consente di allenarsi al meglio, sarà lui insieme al connazionale Heinze a difendere la porta romanista nel preliminare di Europa League del 18. Quel giorno, l'attenzione del mondo giallorosso sarà concentrata su un tavolo differente.