GASPORT (M. CECCHINI) - Il primo giorno vero a Trigoria (presentazione a parte) forse se lo aspettava diverso. Thomas DiBenedetto avrebbe voluto vivere il suo apprendistato da presidente virtuale ammirando «il bambino» metafora sua che cresce in buona salute. Invece no. La Roma sembra già ammalata: di troppe attese, di ritardi sul mercato, di frizioni interne. E se su tanti fronti è difficile che DiBenedetto possa incidere immediatamente, su un altro invece è stato sollecitato subito. Quale? Il denaro, ovviamente. Una sorta di Piano Marshall che risvegli l'entusiasmo di una piazza ferma finora a 16.000 abbonamenti, il dato peggiore degli ultimi 15 anni.
Osvaldo & Kjaer Non è un caso in fondo che dopo l'imprevisto k.o. di Bratislava ieri siano state praticamente definite le trattative sia per Osvaldo, sia per Kjaer, mentre cresce l'ottimismo per Casemiro. Il difensore arriverà versando al Wolsburg 2 milioni subito e 7,5 per il riscatto il prossimo anno. L'attaccante, invece, sarà pagato 13,5 milioni, a cui ci sarà da aggiungere bonus totali per 2,5 milioni. Resta da definire la questione legata al 5% di valorizzazione da versare all'Huracan ma il lieto fine è ad un passo, tanto più che Osvaldo (per cui è pronto un quadriennale) ha rinunciato al 15% sul suo trasferimento. Oggi, perciò, si attendono gli annunci, e magari già domani i due giocatori potrebbero sbarcare a Roma.
Anticipo di budget E poi? Nei colloqui avuti dal manager statunitense con l'a.d. Claudio Fenucci e il d.s. Walter Sabatini la questione emersa è stata anche questa. La nuova proprietà ha predisposto un piano triennale d'investimenti, ma i dirigenti hanno chiesto a DiBenedetto di anticipare già a questo mercato alcuni esborsi, assumendo il rischio di spendere meno in futuro, quando non ci saranno più pezzi importanti (come Vucinic e Menez) da cedere senza creare minusvalenze. La risposta? Interlocutoria. «Ne dovrò parlare con gli altri soci», ha detto mister Tom, mettendo in luce tutta la inevitabile farraginosità di una proprietà frazionata.
De Rossi & Totti DiBenedetto, poi, ha speso anche parole importanti su De Rossi e Totti. «Spero che chiudiate presto il contratto con Daniele», ha detto. E l'ottimismo cresce, tanto più che in settimana ci sarà un incontro con l'agente Berti. Da segnalare, tra l'altro, è che già adesso con i bonus De Rossi guadagna oltre 5 milioni a stagione e quindi il prossimo sarà un contratto da vero re di Roma. A proposito: e Totti? Su questo fronte DiBenedetto ha auspicato che Baldini e il capitano si parlino presto, prima di ottobre, quando cioè il d.g. sarà nel pieno delle funzioni.
Dai medici a Luis D'altronde, cose da mettere a punto ci sono. A livello sanitario, ad esempio, i mugugni non mancano. Alcuni giocatori, infatti, stanno contattando alcuni specialisti per consultazioni private, così come diversi manager di alcuni atleti del settore giovanile (e i loro assistiti) lamentano poca considerazione da parte di uno staff il cui responsabile, Michele Gemignani, è residente a Viareggio e si affaccia a Trigoria un paio di volte a settimana. Gli unici veri sorrisi, insomma, DiBenedetto li ha spesi per Luis Enrique, con cui ha parlato per due ore, ribadendogli fiducia, nonostante l'autogol dell'impiego di Borriello in Europa League, cosa che costringerà la Roma a non venderlo (è deprezzato) ma a cederlo in prestito. Dove? Ci sono avance dall'Inghilterra (Liverpool), ma da concretizzare. In attesa, si spera, che l'America apra il portafoglio.