IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Oggi sarà ufficialmente un giocatore della Roma. Oggi Pablo Daniel Osvaldo sarà nella Capitale per firmare il contratto, sostenere le visite mediche - che potrebbero però slittare a domani mattina
Ieri, mentre Osvaldo saltava entrambi gli allenamenti dellEspanyol, con estremo disappunto della società catalana, a Roma venivano sistemati tutti i contratti. Il comitato esecutivo del club composto da Baldissoni, Fenucci, Cappelli e Fiorentino, che deve dare il proprio via libera su ogni operazione oltre i 15 milioni, ha raccolto tutte le firme dei propri membri per approvare lesborso di 15 milioni più 2 di bonus e in Spagna sono stati inviati tutti i documenti necessari per il trasferimento. Osvaldo firmerà un contratto di quattro anni che prevede una base fissa superiore al milione, oltre a determinati premi legati al rendimento suo e della squadra. Lattaccante, consapevole dello sforzo economico fatto per lui dalla Roma, ha cercato di venire incontro alla società, rinunciando al 15% del cartellino che è in suo possesso e promettendo che, in caso di eventuali nuove offerte da parte dellAtletico Madrid, avrebbe evitato di scatenare unasta al rialzo. Un atteggiamento che a Trigoria hanno gradito. Perché se cè una cosa che sta a cuore alla nuova proprietà è questa: alla Roma devono arrivare solo giocatori che credono nel progetto e che considerano la squadra giallorossa un top club. Osvaldo è uno di questi. E vuole che la Roma diventi il club della sua rivincita in Italia.
Per questo ha forzato - e anche tanto - la mano con lEspanyol. I messaggi che ha inviato allormai sua ex squadra non sono piaciuti a nessuno in Spagna tanto che ieri era impossibile scucire anche solo una parola a qualsiasi esponente della società: «Il giocatore - è trapelato - non si è comportato bene con noi, che invece gli abbiamo sempre dato fiducia. Lo aspettiamo qui per prendere le sue cose e salutare i compagni. E speriamo che almeno stavolta non ci deluda ».
Oggi Osvaldo prima di imbarcarsi per Roma potrebbe andare al centro dallenamento dellEspanyol e salutare tutte le persone che hanno condiviso con lui questi 18 mesi. Con i dirigenti spagnoli il rapporto si è interrotto bruscamente, con i compagni invece era e resterà buono. Una volta sbarcato a Roma, lattaccante si metterà alle spalle tutte le tensioni di queste ultime settimane. È pronto a mettersi a disposizione dellallenatore e a giocare, indifferentemente, al centro dellattacco o sullesterno. Con un solo obiettivo. Fare gol. «Tanti e tanti» come ha detto Luis Enrique quando ha chiesto ai dirigenti della Roma, per la prima volta, lattaccante che considera ideale nel suo 4-3-3.