CORSPORT (P. TORRI) - Quattro giorni alla prima ufficiale a Bratislava, due settimane al via del campionato. Il tempo stringe, eppure la Roma, con tutte le attenuanti che volete e che ci sono, sembra ancora un cantiere aperto. Si poteva immaginare che i primi tempi sarebbero stati difficili, vuoi per il cambio di filosofia, vuoi per lesigenza di ricostruzione di una squadra intera o quasi, vuoi per un cambio di proprietà ancora non concluso.
Certo è che al momento la squadra giallorossa è più unipotesi, affascinante quante volete, ma unipotesi. Al punto che tra gli stessi tifosi giallorossi sta nascendo più di una preoccupazione anche in vista della prossima doppia sfida di Europa League contro lo Slovan Bratislava, preoccupazione ingigantita pure dalle condizioni fisiche di alcuni giocatori (Juan, Pizzarro, Perrotta, Greco) che rischiano di ridurre al lumicino, soprattutto in mezzo al campo (dove De Rossi è squalificato), le scelte di Luis Enrique. Che, fin qui, in maniera elegante ma ripetuta, ha già sottolineato come lui si aspetti, da qui alla conclusione del mercato, larrivo di non meno di tre giocatori, anzi meglio definirli titolari perché è di quelli che questa Roma ha bisogno per poter cominciare con maggiore garanzie il nuovo corso americano.
Tre acquisti, assicurano a Trigoria, arriveranno, poi, dopo la prima di campionato che la Roma giocherà in trasferta sul campo del Bologna, ci saranno due settimane piene in cui lavorare e rendere la Roma più squadra di quello che è attualmente. Servono, il prima possibile, un difensore centrale, un centrocampista, un attaccante, esigenza questultima che potrebbe raddoppiare nel caso di cessione anche di Borriello. II favoriti sono, rispettivamente, Kjaer, Casemiro e Osvaldo.(...)




