Lo spagnolo illumina: «Che emozione»

04/08/2011 alle 10:13.

IL ROMANISTA (F. CASSINI) - Minuto diciotto di un’amichevole d’agosto a Budapest, il ragazzo spagnolo due volte campione d’Europa scatta per ricevere palla sulla sinistra, controllo con il mancino lungo il lato corto dell’area, rientra sul destro quanto basta per varcare la linea e prendere la mira per mettere in mezzo un cross basso molto invitante ma che nessuno arriva a deviare in rete. Piacere, Bojan Krkic. La prima in maglia giallorossa dell’ex bambino prodigio del Barcellona è stata un assaggio del suo talento, quanto basta per far venire l’acquolina in bocca ai suoi nuovi tifosi e lasciare intendere a tutti che se sei il più giovane giocatore di sempre ad aver segnato in Champions League non può essere un caso.



Numero quattordici sulle spalle (in onore di Cruijff), rapido, imprevedibile, Bojan si è mosso con la disinvoltura di chi è abituato a ben altri palcoscenici e nel primo tempo è stato il migliore in campo per distacco. Dopo la splendida azione di cui sopra, lo spagnolo ha strappato applausi ancora poco prima della mezz’ora, quando ancora con un dribbling a rientrare è andato a liberarsi al tiro,  potente che ha fatto tremare la traversa. Finché Luis Enrique lo ha lasciato in campo, le azioni più pericolose della Roma sono passate tutte per i suoi piedi e solo la sfortuna gli ha negato un gol che pure avrebbe meritato. Di Bojan, oltre all’eleganza nel tocco di cui si sapeva già, ha impressionato soprattutto la personalità: ha alternato conclusioni e assist per i compagni, senza sprecare un pallone. Luis Enrique in panchina annuiva. E dire che alla partenza da Fiumicino Bojan aveva confessato una certa emozione per il debutto con la nuova maglia: «Sono un po’ emozionato - ha detto poco prima dell’imbarco -. Non so ancora se giocherò dall’inizio, ma sarà sicuramente una serata importante per me. I tifosi della Roma ancora non mi conoscono e io non conosco loro, cercherò di dare il massimo». L’ex  può stare tranquillo: le sue giocate, se non hanno già procurato dipendenza al pubblico romanista, di certo gli hanno fatto venire una fame che solo il suo talento potrà saziare.