Lamela: "Roma io non ho paura"

21/08/2011 alle 11:40.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Erik Lamela, 19 anni, 34 partite e 4 gol con il River Plate, una presenza in nazionale maggiore, soprannome El Coco, purissimo talento argentino in cerca di consacrazione anche in Europa, quasi sicuramente giovedì sera andrà in panchina nel ritorno del preliminare di Europa Cup che la Roma dovrà vincere con almeno due gol di scarto contro lo Slovan Bratislava.

La Roma lo aveva iscritto all'ultimo istante nelle liste Uefa, con la maglia numero 8, e, vista la «derrota» in Slovacchia, la mossa è stata tempestiva. Lamela è tornato dal Mondiale under 20 con una caviglia in disordine, ma il riposo degli ultimi giorni è stato provvidenziale. Gli esami al Gemelli hanno mostrato una situazione da tenere sotto controllo ma non drammatica. Drammatica è invece la possibilità di uscire dalle coppe europee a fine agosto, fallendo così immediatamente uno degli obiettivi stagionali. 

Lamela è stato presentato ieri alla stampa. Oltre alle frase di circostanza («La Roma è un grande club, sono onorato di giocare in questa squadra») El Coco ha messo in mostra sicurezza: «Qui ci sono grandi giocatori, ma non ho paura. La caviglia va meglio e il mio ruolo naturale è attaccante. Posso partire dalla fascia destra o da quella sinistra». Giusto così, prevederlo a centrocampo, soprattutto in una squadra che deve ancora trovare un minimo equilibrio tattico, sarebbe una follia. La presentazione di Lamela è stata l'occasione per un intervento della società, attraverso le parole dell'amministratore delegato Claudio , teso a tranquillizzare i tifosi dopo un inizio di stagione travagliato: «Il nostro progetto è solido e i giocatori ci credono. Il caso ? È stata data un'enfasi eccessiva a una decisione dell'allenatore che non riguardava solo lui. Il contratto di ? Vogliamo chiudere prima dell'inizio del campionato».

Per Kjaer siamo ai dettagli, passi avanti anche per Osvaldo. Borriello, invece, è stato messo praticamente in vendita: con Luis Enrique e il ruolo di attaccante esterno il feeling non è scattato. Meglio per tutti salutarsi, anche se avergli fatto giocare 10 minuti in Europa League non è stato un colpo di genio. Non potrà giocare le coppe europee fino a gennaio e il suo valore sul mercato ne risentirà.