
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Migliora, ma ancora non sta bene. Tanto che dice: «La caviglia non mi fa male quando calcio. Mi fa male quando mi danno le botte e quando corro per un tempo prolungato. Comunque non intendo forzare, starò attento».
Comunque non intendo forzare, starò attento».
Con queste dichiarazioni, Erik Lamela tranquillizza la Roma. Lattaccante argentino, in Colombia con la sua nazionale per il Mondiale Under 20, aspetta la partita di stasera contro il Portogallo. Quarti di finale duri, ma non impossibili. Lui vuole esserci, magari con una fasciatura di cui ha già parlato con lo staff medico, lArgentina lo vuole in campo visto che con 3 reti è il capocannoniere della squadra e visto che è stato inserito nellundici ideale del Mondiale. La sua presenza in campo però non è sicura.
Perché il piede sinistro fa ancora male e nessuno vuole correre rischi. Né Lamela né tantomeno la Roma, in costante contatto con lArgentina per avere rassicurazioni sulle condizioni fisiche del suo gioiello. In questi giorni lattaccante sta facendo allenamento differenziato: fisioterapia la mattina, corsa leggera e qualche esercizio col pallone nel pomeriggio.
Non forza e appena sente dolore si ferma. Lumore è buono, ride e scherza con i compagni, trascorre le serate giocando alla play station o sui social network, è convinto che lArgentina possa arrivare quantomeno tra le prime quattro. E se dovesse passare il turno stasera (si gioca alle 17 ora locale) potrebbe esserci un derby con un altro futuro romanista, Loic Nego, che con la Francia affronterà la Spagna. Tornando a Lamela, lo staff medico dellArgentina non si pronuncia sulle sue condizioni che interessano a tutto il Paese come se si giocasse un Mondiale assoluto e non giovanile e si lascia sfuggire soltanto un «decideremo allultimo secondo, ma con una fasciatura potrebbe giocare».
Quel che è certo è che poco prima della partita affronterà un provino, poi, daccordo col ct, deciderà se scendere o meno in campo allo stadio Jaime Morón León di Cartagena. «Il Portogallo - ha spiegato il ct Perazzo - è un avversario ostico e temibile, lo stiamo analizzando per capire bene i loro punti deboli. Lamela? Non so ancora se ci sarà. Lui è uno decisivo, vorremmo sempre averlo in campo ma non possiamo rischiare». Non può rischiare lArgentina, ovviamente. Ma non può rischiare neanche la Roma, che a fine mese potrà finalmente abbracciare il suo talento. Si spera in buone condizioni fisiche. «Per adesso - ha confermato il suo compagno Iturbe - non credo che Lamela giocherà. Lui vorrebbe esserci, ma ha la caviglia gonfia e non vuole peggiorare la situazione. Anche perché tra poco inizierà una nuova avventura in Italia e vuole essere al meglio». La volontà è la stessa della Roma.